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LAGO D’ISEO: A “365” GRADI

Sui social questo lago è indicato con l’hashtag #TheRomanticChoice, la scelta romantica, e ci sarà un perché. Siamo a cavallo fra le province di Bergamo e Brescia, in bilico fra i due confini, sospesi fra “mari” e monti. Un tour per 10 bloggers e instagramers a caccia dell’angolo più suggestivo del Lago d’Iseo con #inLombardia365.

C’è chi lo vive come il mare, c’è chi lo vive come la montagna, chi in famiglia, chi con la dolce metà. La cosa certa è che il Lago d’Iseo è per tutti i gusti: amanti dell’avventura, trekkers, stimatori di borghi, di arte religiosa e della tranquilla atmosfera lacustre.

Cielo e cappella del CanovaA scoprire le sue bellezze questa volta non sono sola. All’appello altri 9 blogger e instagramers nazionali e internazionali che con me condividono l’amore per il viaggio e la fotografia. Nove compagni con i quali vivere due intense giornate grazie al tour #inLombardia365 a caccia di angoli da immortalare, ma soprattutto di emozioni forti da trasmettere. A noi c’è da dire che il lago ne ha trasmesse tante grazie agli innumerevoli scorci e ai suoi diversi stati d’animo: la montagna, il sole, le nuvole, i borghi, il verde intenso della natura e i riflessi delle vette sulle sue acque placide; e ho capito ancora una volta che nel viaggio, come nella vita è tutta questione di prospettiva.

Ecco quali sono state per me le tappe del tour assolutamente da non perdere:

 

1) SARNICO

Sarnico è un paese dalla doppia personalità. Da una parte appartata località di villeggiatura, “appoggiata” dolcemente sulle spondeUn'esplosione di colore al Sarnico Busker Fest del lago. Dall’altra una giovane anima irrequieta con una movimentata vita notturna e eventi che ne stravolgono la routine per lasciare spazio ad animazioni, musica e colori. Uno di questi è il Sarnico Busker Festival che tutti gli anni intrattiene i visitatori con 4 giorni di festa, 50 diverse compagnie internazionali e 200 spettacoli sparpagliati fra Sarnico e Paratico: tutti rigorosamente ad ingresso libero, come vuole la tradizione dell’arte di strada. Oramai giunto alla decima edizione, il festival è un must per tutti coloro che hanno deciso di trascorrere una vacanza al lago negli ultimi giorni di luglio. Protagonisti delle esibizioni: acrobati, cantanti e clown che ipnotizzano grandi e piccini sino a bloccare completamente il traffico per alcuni minuti (meglio optare per una bella passeggiata a piedi in queste occasioni!).

Maggiori informazioni al sito: http://www.sarnicobuskerfestival.it/

2) BOSSICO

Colle San Fermo: prati e pascoliLa strada per arrivare ai 1250 metri s.l.m. dell’altopiano di Bossico è impervia ed è necessario essere correttamente auto-muniti. Ma a condurci sino alla vetta, nel nostro caso, c’è una carovana di quattro fuoristrada per niente scoraggiate dalla salita sdrucciolevole.

Una volta abbandonata Bossico ci si addentra sempre più su nel fitto della foresta, interrotta solo da ritagli di pascoli di un verde abbagliante, laghetti e radure. C’è profumo di bosco tutt’intorno, fiori che ci sfiorano, un delicato suono di acqua che scorre e natura che canta. Il quadro perfetto per una bella scampagnata ad alta quota. Tra me e me penso che mi piacerebbe tornare a piedi da queste parti un giorno…

Una volta giunti a destinazione, dove si trova la chiesetta del Colle di San Fermo, l’occhio cade subito sulla bella polenta che ci aspetta, mischiata con vigore da un’abile massaia. Qualche passo più in là e la vista si apre maestosamente sul Lago (celato purtroppo, nel nostro caso, da una lieve foschia) e su alcune ville private che prendono il nome nientedimeno che dei colli di Roma, dall’Aventino al Pincio passando per il Gianicolo. Roba da matti. Sono strani questi bergamaschi eh? Ma io non so proprio resistergli.

3) ORRIDO DEL BÖGN

Orrido del Bogn copiaNel tratto che va da Riva di Solto a Castro, in prossimità di un paio di tunnel che contribuiscono ad arricchire la suggestione del luogo, la vista si apre sull’orrido del Bögn.

Acqua turchese e cristallina (che invita al tuffo), una fitta vegetazione e scogliere verticali a strapiombo, tanto da sembrare catapultati nell’esotica atmosfera delle coste a sud-ovest della Tailandia. Un’unica avvertenza, cedete pure alla voglia di un bel tuffo, ma attenzione alle pietre che si staccano dalle rocce a strapiombo!

4) LOVERE

Lovere è la località romantica per eccellenza. Affacciata sulle sponde occidentali del Lago, di lei scrisse anche Lady Mary Wortley Montagu, nota nobildonna e scrittrice inglese, in una delle sue lettere: «Mi trovo ora nel luogo più amabilmente romantico che abbia mai visto in vita mia.» nel lontano 1749.

Basilica di Lovere copiaIl suo borgo e la sua passerella si snodano a cornice di piazza XIII Martiri, riflettendosi sulle acque placide del Lago, fino a creare la “cartolina” perfetta, soprattutto quando la luce del giorno è più calda. Non stupisce infatti che il Comune sia entrato a far parte della rete dei “Borghi più belli d’Italia”. A breve distanza anche l’imponente Basilica di Santa Maria in Valvendra, gioiello rinascimentale, che custodisce l’organo dipinto da Ferramola, oggi frequentata per lo più a scopo turistico, così come per eventi e cerimonie. Ma il vero tesoro di Lovere per me si nasconde all’interno dell’Accademia di Belle Arti Tadini, resa celebre soprattutto dalla presenza di un altorilievo di Antonio Canova, nonché uno dei più antichi musei dell’Ottocento Lombardo con una collezione che spazia dalle porcellane alle opere contemporanee. Il palazzo ospita peraltro un elegante salone (Salone dei Concerti) perfetto per ospitare eventi musicali ed esibizioni in genere.

Utilissimo infine un passaggio in cima alla Torre Civica quattrocentesca, in piazza Vittorio Emanuele II, dalla quale è possibile godere di una vista a 360° sull’abitato di Lovere, un tempo fortificato.

 

5) CAPPELLA DEL ROMANINO

Cristo nella cappella del RomaninoAltro gioiello di arte sacra, disseminato lungo il lago, è la Chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne. Completamente affrescata (un tempo anche esternamente) dal Romanino, importante interprete della scuola lombarda si presenta come una piccola “Cappella Sistina” (non per nulla soprannominato la “Cappella Sistina dei poveri”) che racconta, attraverso le immagini, la storia di Cristo interpretata dalle mani del pittore nel lontano XV secolo.

Una curiosità: è proprio qui, nella Chiesa di Santa Maria della Neve, che è stato recentemente premiato Vladimirov Yavachev Christo per i suoi Floating Piers prima del rientro a New York. L’artista bulgaro ha poi dichiarato «Non piangete per il mio addio, un giorno tornerò»; chissà cos’altro avrà in serbo per la comunità del lago o per il nostro paese!

6) PIRAMIDI DI EROSIONE

Piramidi di erosioneLast but not least, le piramidi di erosione di Zone, situate nell’omonima Riserva Naturale. Pinnacoli di roccia alti fino a 30 metri, curiosamente sormontati da massi arrotondati larghi quanto basta per coprirli, quasi fossero cappellini in pietra. Il raro fenomeno, frutto di una continua azione erosiva dell’acqua, non si presenta soltanto in questo piccolo Comune del bresciano ma si si ripete in altri siti del nostro Pianeta, fra cui, il più noto, è certamente quello della Cappadocia in Turchia. Il modo migliore per godere di questo spettacolo naturale? Con una bella passeggiata immersiva nel percorso che si snoda tutt’intorno al sito.

La morale di oggi è che: se c’è chi dice che questo Lago è stato dimenticato dalla letteratura, viceversa sarà impossibile, per chi vi abbia posato gli occhi almeno una volta nella vita, dimenticarne la profonda bellezza…