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MATERA: ASPETTANDO IL 2019

Torno a Matera dopo qualche anno di latitanza e trovo una città nuova e vibrante. C’è fermento per la vittoria del titolo “Capitale della Cultura 2019”. Siamo lontani, molto lontani da quando Alcide De Gasperi la definì “La vergogna d’Italia”, ora Matera è la perla del sud che il nostro paese mostra con orgoglio al mondo.

IMPRESSIONI: INNAMORATA DEI SASSI

La voce del falco grillaio riecheggia nel Sasso Barisano e, assieme alla luce del mattino, mi risveglia. Sono circondata di pietra, migliaia di anni di storia e di bellezza, innamorata di questo angolo d’Italia sin dal primo momento che vi ho messo piede.

Conosco Matera da qualche anno e credo mi abbia dato dipendenza. Mi hanno dato dipendenza i suoi scorci nascosti, la vista sulla gravina, la sua pietra (la calcarenite e non il tufo come molti dichiarano), l’accoglienza della sua gente e la cucina saporita.

Nonostante sia stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993 e da qualche tempo anche Capitale europea della Cultura per il 2019, Matera e la sua storia sono conosciute ancora solo da una minoranza dei nostri concittadini. Ma questa cittá reclama con garbo le dovute attenzioni dal suo paese. Certamente la vittoria del titolo di Capitale della Cultura è stata una bella rivincita. Gli occhi dei materani si illuminano infatti nel racconto del giorno in cui la commissione internazionale ha fatto visita alla cittá, nella fase di selezione che ha preceduto la nomina. “I giudici sono arrivati in una giornata d’Ottobre del 2014, il cielo non è stato clemente con loro, disturbando la giornata di festa con un bel temporale”, ma la cittadinanza si è stretta intorno alla commissione distribuendo calore e gratitudine nonostante la festa rovinata dal maltempo. “Se non avesse vinto il titolo di Capitale della Cultura, ci hanno detto che avremmo vinto comunque il titolo di Capitale dell’Ospitalitá”. Dichiarano orgogliosamente.

Matera è così come i suoi abitanti: orgogliosa e accogliente, bisogna viverla perdendosi fra i suoi vicoli, dormire fra i Sassi e vivere la sua magia senza una meta precisa.

Proprio da non perdere:

Sassi e fiori in primaveraUna visita guidata del Sasso Barisano e del Sasso Caveoso con tutti i loro angoli nascosti, le chiese rupestri, i vicinati (così vengono chiamati qui i cortili), Casa Cava, il Duomo, tornato a nuovo splendore dopo 13 anni di restauri e la cisterna di Piazza Vittorio Veneto. Non solo, anche i musei offrono un’ampia offerta di tesori artistici e culturali come il Museo Nazionale di arte medievale e moderna a Palazzo Lanfranchi  che ospita i dipinti di Carlo Levi nonché un certo numero di affreschi rupestri e il celebre MUSMA (Museo della Scultura Contemporanea di Matera). Unico museo al mondo in grotta  e principale museo italiano interamente dedicato alla scultura.

Per gli amanti della natura: c’è il Parco della Murgia Materana cui si accede direttamente dalla cittá in via Madonna delle Virtù per una passeggiata di almeno 3 ore fra natura, ponti (mi riferisco a quello recentemente inaugurato che collega i Sassi al Parco) e belle vedute sulla gravina.

Infine per gli amanti degli animali, a 50 minuti dalla città lungo la costa di Policoro, c’è anche l’oasi naturale del WWF. Dove professionisti e volontari gestiscono un centro di recupero di animali selvatici nonché di educazione alla sostenibilitá per scuole e gruppi. La struttura è peraltro un focal point di WWF Italia nell’ambito del Progetto Tartarughe Marine. Dove sono riuscita anche a incontrare alcuni esemplari grazie alla disponibilitá di Francesca, veterinario, che si è prestata per introdurmi al centro e alle sue attivitá. Per maggiori info e prenotazioni delle visite: tel. 0835 1825157 / www.oasiwwfpolicoro.it

 

 

INCONTRI: GIUSY E LA SUA MATERA

Matera - dettaglio di una facciataAppuntamento in piazza Duomo alle ore 10.00, dove ci aspetta Giusy. Giusy, materana DOC, è la nostra guida fra i Sassi. È lei che ci conduce alla scoperta di tutto ció che non si vede ad occhio nudo e ci svela la storia e gli aneddoti della cittá con incanto e disincanto al tempo stesso.

Giusy mi mostra il lato più autentico e una Matera fatta di ospitalitá e sorrisi. Una Matera dalla storia travagliata, vissuta come vergogna d’Italia non troppo tempo fa. Da lì, negli anni ’60, lo sgombero forzato dei Sassi dunque l’abbandono e infine la valorizzazione e il tentativo di recupero degli ultimi 20 anni. Tentativo che ha visto prima la nascita e poi la crescita esponenziale del settore turistico che oggi fa rivivere i Sassi. È grazie al turismo (in particolare dopo l’uscita del film “La Passione di Cristo”, che ha avvicinato a questo piccolo mondo antico la comunità internazionale), che Matera vive la sua terza vita ed è grazie a persone come Giusy che, chi ci viene, se ne innamora.

 
 
 

CUCINA: FRA TRADIZIONE E RIVISITAZIONI VEGGIE

La scoperta di Matera non può dirsi compiuta se non accompagnata dal piacere della buona cucina di questa terra. La Basilicata peraltro non ha niente da invidiare alle regioni dirimpettaie. Tanto che, mi è stato riferito, persino i pugliesi, attori incontrastati del palcoscenico gastronomico del sud, trovano qui ispirazioni e interessanti rivisitazioni di ingredienti utilizzati nella loro cucina tradizionale.

Formaggi localiMa la domanda è: “Come si mangia in Basilicata?” In Basilicata si mangia bene e genuino. A tavola si parte sempre da un piattino di peperoni cruschi, vale a dire secchi e fritti (attenzione sono dolci e non piccanti come molti credono) e scaldatelle (nome col quale qui vengono indicati i taralli). Seguono orecchiette, verdure di ogni genere, legumi antichi come la cicerchia, l’agnello e formaggi freschi prelibati, il tutto condito da un eccellente olio extravergine d’oliva. Ancor meglio se accompagnato da un calice di Primitivo di questo territorio.

 
 
 

Ristoranti consigliati a Matera:

L’Osteria da Pico, nel cuore dei Sassi, che fa ricorso a materie prime del territorio cucinate secondo ricette non banali. Meravigliosa la location nel cuore dei Sassi fra la roccia viva e veloce il servizio. Il ristorante si trova in via Fiorentini 42 (per info: http://www.osteriapico.it).

Per i palati vegetariani invece consiglio Fior di Cucuzza, in via Rocco Scotellaro 1, che vede protagoniste le mamme alle prese con i fornelli. Sono loro che rivisitando frutta, verdura e legumi tutti locali creano piatti sfiziosi e decisamente abbondanti. Punto di forza: l’accostamento di sapori delicati ma al tempo stesso decisi, la fantasia e l’attenzione al cliente.

GUIDA ALL’USO: DORMIRE FRA I SASSI

Dormire fra i Sassi:

Vista dei Sassi dalla nostra finestra copiaanche questo è un atto dovuto per ogni turista, che a parer mio deve trascorrere qui almeno 2/3 giorni per assaporare tutta la magia della cittá, optando possibilmente per il circuito di ospitalitá diffusa. Io devo dire grazie a Welcome Matera, una rete che collega 11 imprese fra strutture ricettive e ristoranti, che mi ha svelato tutto il fascino di un soggiorno nel cuore del Sasso Barisano. In primo luogo mi sento di consigliare senza esitazione il Residence fra i Sassi (http://www.fraisassiresidence.com), la struttura gestita da Cristina, architetto e innovatrice dalle ampie vedute. Un gioiello ramificato in 9 stanze, una diversa dall’altra, curate nei minimi dettagli e con affaccio sul Duomo. Ottimo il servizio, deliziosa la colazione e ineguagliabile la disponibilità di Cristina e della sua famiglia, che in collaborazione con l’ISIT, Istituto Italiano turisti per tutti, sta perfezionando la struttura al fine di adattarla anche al servizio di non vedenti o ipovedenti così come portatori di handicap. Un grande lavoro e una grande missione. Non solo, la struttura cela al suo interno anche un piccolo ostello di recente inaugurazione con 8 posti letto in un’unica camerata e una meravigliosa sala per la colazione comune scavata nella roccia. Disponibile a prezzi davvero accessibile e perfetta per gruppi o coppie di amici.

Rientra nella stessa rete d’imprese anche il Residence Ai Terrazzini (http://www.aiterrazzini.it), a un centinaio di passi di distanza. Quest’ultimo dispone di 7 Camere di varia tipologia (matrimoniali e quadruple), completamente accessoriate. Prezzi accessibili, servizio attento e cortese.

Trasporti:

Il modo più veloce per raggiungere Matera dal Nord è volando sull’aeroporto di Bari (anche a bordo di Ryanair per chi preferisce il low cost), da qui in macchina, in meno di un’ora, si raggiunge Matera e di lì i Sassi, dove della macchina ci si può anche dimenticare destinandola ad un parcheggio e affidandosi ai propri piedi. Se troverete un parcheggio convenzionato come il mio, nella Città Nuova, il costo si aggirerà attorno ai 10 euro al giorno. Prezzo onesto direi, del resto siamo pur sempre a Matera!!

IN VALIGIA: SCARPE COMODE

Sentiero che conduce al Belvedere del Parco da MateraI Sassi conservano ancora molte vie e scalinate di impostazione medievale e neanche una strada asfaltata. Il saliscendi peraltro è continuo, dunque delle scarpe comode sono preferibili e diventano anzi indispensabili nel momento in cui si affronta il sentiero che conduce al Parco della Murgia Materana. Meglio ancora se si dispone di scarpe da trekking in quest’ultimo caso, in quanto la scoperta del Parco richiede una certa agilitá e “carrarmatura” per non scivolare lungo il sentiero.

Se poi in valigia avanza un angolino, al vostro ritorno, riempitelo con: peperoni cruschi (ne vendono anche in sacchettini quasi fossero patatine), formaggi stagionati, pasta di ogni tipo, dolcetti secchi e sughetti saporiti (compatibilmente con i limiti dei liquidi a bordo se rientrate in aereo).

LIBRI E FILM: UN SET A CIELO APERTO

Chiesa di San Pietro di MonterroneLuoghi come questo non stupisce abbiano ispirato e ospitato registi che qui hanno fatto vivere i loro capolavori cinematografici.

Della Passione di Cristo scritto e diretto da Mel Gibson, girato nel 2004, ne parlano ancora tutti, ma sono molti altri i set che si sono succeduti da allora. ll nuovo colossal Ben Hur con Morgan Freeman per esempio e più di recente anche Wonder Woman per citarne alcuni. I cittadini di Matera insomma sono ormai abituati a veder sfilare eserciti romani e amazzoni a cavallo, l’accoglienza riservata tanto è la stessa per tutti!

Mi piace infine concludere con le parole di Sergio Farini, “Il Vagabondo”, materano acquisito ed esperto di turismo responsabile, che ha dichiarato: “A Matera si va, si torna, si resta” e su questo ha anche scritto un libro. Che sia di ispirazione e buon auspicio per tutti, me compresa, perché io Matera l’ho fatta anche un po’ mia.