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ALAGNA VALSESIA: ALL’ “INSIGNIA” DELLO SCI

Ognuno di noi, nel suo vagabondare, incontra luoghi che sente un po’ come suoi, al di là della propria casa intendo. Luoghi che già ad un primo impatto sono familiari e creano una sensazione di rifugio. Io Alagna Valsesia l’ho sentita sempre un po’ mia, i suoi abitanti come i miei amici e le sue montagne come le mie sfide.

Vista sulle montagne nel comprensorio sciistico Alagna V.È un giorno come un altro di questo anomalo inverno ancora senza inverno, quando arrivo ad Alagna Valsesia. La mia Opel Insignia Country Tourer mi guida paziente sempre più in alto in questa seconda tappa di #traveloveralps. Il progetto mi accompagna a vivere la montagna all'”insignia dello sci” per scoprire gli angoli più belli e le vette più alte d’Italia e questa località del Vercellese è entrata da subito nella top list.

L’arrivo ad Alagna V. incontra subito qualche difficoltà nella viabilità (occhio che il centro è diventato recentemente ZTL), retrofront quindi, parcheggio e sono pronta a vivermi la mia avventura.

Spunto sulla piazza centrale, saluto la chiesa tardogotica di Alagna (risalente al XV secolo), lo svettante campanile, e raggiungo la Baita Bonda, la mia casa per i prossimi giorni.

Il tempo di mettere gli scarponi, gli sci in spalla e via, sono pronta a raggiungere le vette, non prima di aver fatto il pieno di energie alla pasticceria da Mirella.

Pronti per partire con gli scarponcini AKU50 metri soltanto mi separano dagli impianti di risalita (anzi sembra quasi di toccarli dalla terrazza) e presto mi trovo al Passo dei Salati, a poco meno di 3.000 m di quota. La giornata è baciata da un caldo sole e le montagne quassù sono abbastanza innevate (l’annata ha finora messo in ginocchio la montagna per la moria di neve), non quanto basta tuttavia per accontentare gli amanti del freeride. Io diciamo che per ora mi accontento delle piste (sono ancora principiante) e mi godo queste belle giornate di quasi primavera, regalandovi questi 5 frammenti della mia esperienza di viaggio. La parola d’ordine quassù è: divertimento.

 
 

A BORDO DI OPEL INSIGNIA COUNTRY TOURER

A vederla così non si direbbe, ma l’Insignia Country Tourer è un veicolo incredibilmente versatile. Elegante senza dubbio ad un primo impatto, ma al tempo stesso comoda, sportiva e incredibilmente spaziosa, molto spaziosa. 540 litri del bagagliaio, che diventano 1530 semplicemente abbassando gli schienali posteriori, la rendono la macchina ideale per chi come me carica tutto on board: attrezzatura foto/video, sci, scarponi, zaino e così via. Avete presente quando la macchina è così carica non sapere quasi più dove sedervi? Ecco quella era la mia macchina tipo. Ora, finalmente, non vivo più così tanto sovraffollata e posso godermi il piacere della guida e dello spazio. Non solo, questo mezzo è ideale per vivere la montagna grazie alla trazione integrale e ai consumi ridotti. Per maggiori info: http://www.opel.it/veicoli/showroom/auto/new-insignia-country-tourer/index.html

LA BELLEZZA DELLE MONTAGNE

Credo che almeno una volta nella vita si debba arrivare ad un passo dal paradiso e quassù, fra le Alpi Pennine, sono sicura che è possibile.

Il Monte Rosa è “avvistabile”  fin da Milano quando il cielo terso crea una bella visibilità e crea quel sogno di evasione comune a molti a prima vista.

Foto mare di neve sorvolando il Passo dei Salati copiaIl massiccio si estende per il 75% circa su territorio italiano, mentre la restante parte è svizzera e presenta oltre 20 vette al di sopra dei 4.000 m, fra le quali la più conosciuta, nonché la più alta è la Punta Dufour che con i suoi 4.634 metri, raggiunge un’altezza di poco inferiore a quella del detentore del record, il Monte Bianco.

Perché il Monte Rosa è meta di appassionati di montagna da tutto il mondo e per tutto l’anno? Perché lo spettacolo della natura è imperdibile anche d’estate grazie ai suoi ghiacciai. Almeno sette nel versante italiano, fra i quali il ghiacciaio del Lys, di Indren, del Belvedere e i verdi pascoli un poco più a valle con malghe e rifugi pronti a farti vivere la magia della montagna.

UNA TRADIZIONALE CASA WALSER

Walser ad Alagna V. è sinonimo di antiche tradizioni. I Walser sono un popolo di origine alemanna sceso in questa valle tanto tempo fa e qui stabilitosi per vivere per lo più di pastorizia. I primi insediamenti risalgono al XIII secolo, ma ancora è evidente l’impronta del passato. Ora come allora infatti, la cultura walser vive nella tradizione orale degli anziani e, in particolare, nell’architettura delle case. Dove trovare i segni più evidenti delle antiche tradizioni walser? Le realtà meglio conservate si trovano certamente nelle immediate vicinanze del paese.

La Baita Bonda ne è un esempio. Di origine seicentesca e ristrutturata nel 2015, questa graziosa casa in legno gode di una splendida vista su Alagna a 50 metri dagli impianti di risalita.

Interno sala pranzo Baita BundaLa casa dispone di luminosi bilocali composti da camera da letto, ampio soggiorno con angolo cottura, un bagno multiaccessoriato e vive in perfetta simbiosi con la tradizione walser, nonostante al suo interno non manchi proprio nulla. La soluzione ideale se si viaggia in coppia e non ci si vuole allontanare troppo dal centro e dalle piste.

Per prenotazioni: http://www.alagna.it/booking/baita-bonda/

 
 
 
 

UN RISTORANTE DA NON PERDERE: IL CRISTALLO

Situato nel punto di accesso e smistamento della viabilità del piccolo centro storico, l’Hotel Cristallo è un’istituzione qui ad Alagna V. e si aggiudica un meritato primo posto nella lista di Tripadvisor in base alle recensioni dei visitatori.

Ma io che una casa ce l’ho già, mi sono fermata qui solo per rifocillarmi e, cosa che non mi capita spesso onestamente quando viaggio, ho fatto il bis, vale a dire ci sono tornata due volte su due sere. Il menù quindi me lo sono girato un po’ tutto, senza nessun appunto o riserva. Anzi, nota al merito va a Corrado, il cuoco del ristorante che ha saputo sapientemente reinterpretare piatti dati quasi per “scontati” della cucina casalinga: un tenerissimo polpo su un letto di polenta, degli spaghetti con le acciughe, il brasato e una zuppa inglese da sciogliere in bocca (uno dei dolci più buoni che abbia mai assaggiato).

A condire il tutto mettiamoci anche una buona dose di cortesia del personale di sala, capitanato da Graziano, e altrettanta di un ottimo rapporto qualità prezzo. Morale: ad una cena qui non si può rinunciare, soprattutto se si è in coppia e se si è amanti del vino (la cantina offre un’ampia selezione di vini locali). Se prenotate telefonicamente, indicate di riservarvi il tavolo vicino alla stufa e l’atmosfera si farà ancora più calda,

 
 

FREERIDE

Tramonto ai Salati copiaAlagna V. è da molti conosciuta come la mecca per lo sci e lo snowboard fuori pista. In quest’ultimo periodo ovviamente l’argomento è tabù data la modestissima presenza di neve, ma normalmente Alagna V. vuol dire Freeride Paradise. Il punto di partenza per antonomasia, per quest’attività, è il ghiacciaio di Indren, 3.000 metri circa sul livello del mare, proprio a cavallo tra la Valle di Gressoney e la Val Sesia.

Non dimentichiamo anche la possibilità dell’Eliski, con 8 piazzole posizionate in un tratto altimetrico che va dai 3.000 ai 4.200 metri per un’esperienza di freeride più estremo e ancora più adrenalinico.

Se il freeride è la vostra passione, l’appuntamento è qui in Valsesia! Proprio il 14 e il 21 febbraio infatti sono in calendario i corsi di “Freeride in sicurezza” organizzati dalle guide di Alagna.

Per maggiori info: http://www.alagna.it/