Non c’è il momento più giusto per partire per Vienna. Ogni periodo è pronto a regalare una nuova cartolina e un’emozione diversa. La primavera per i parchi fioriti, l’estate per il calore e la vita all’aria aperta, l’autunno per i suoi colori e l’inverno? L’inverno parla di Natale, luci, mercatini e addobbi, raccontando la lunga favola dell’avvento.
IMPRESSIONI: UN MERCATINO DOPO L’ALTRO
Siamo a Vienna, capitale austriaca, capitale di quello che fu l’Impero Austro-Ungarico e capitale dei Mercatini di Natale. La natività si avvicina e la città si prepara. Non c’é ancora la neve quest’anno ma la città è un gioiello natalizio con addobbi regali e profumo di punch che si diffonde per le vie.
In questo viaggio mi accompagna la mia amica Beatrice, padrona di una macchina fotografica, due obiettivi e di un bel sorriso stampato sulle labbra. Il nostro programma prevede la caccia a tutti i principali mercatini natalizi in città e la scelta non manca di certo. Per fortuna il cuore di Vienna è delimitato dal Danubio da un lato e dalla Ringstrasse sugli altri lati dunque è facile anche muoversi a piedi, in superficie, nonostante la città sia dotata di una comoda ed efficiente metropolitana.
Siamo nella terra della monarchia danubiana e di Francesco Giuseppe I, simbolo del potere imperiale asburgico, e del quale proprio nel 2016 ricorre l’anniversario della sua morte. Città d’arte e città contemporanea, Vienna si presenta ai nostri occhi con un tripudio di luci, eleganti gallerie, caffè e musei per tutti i gusti. Come per tutti i gusti è il Naschmarkt, il primo mercato da noi incrociato, sebbene non natalizio. Siamo nei pressi della Karlsplatz, e il Naschmarkt colpisce per la sua atmosfera animata in una sfilata infinita di chioschi in stile Liberty che espongono da verdure giganti a piatti della tradizione medio-orientale, passando per frutta esotica, dolcetti e qualsiasi altro tipo di delizia nota sulla faccia della terra. Un mercato assolutamente da non perdere, aperto tutto l’anno dal lunedì al sabato.
Tornando ai nostri mercatini natalizi, per i quali siamo venute fin qui, io e Beatrice decidiamo di far partire il nostro tour in senso antiorario tracciando qualche scarabocchio sulla nostra mappa per far visita ai più caratteristici. Prima tappa Am Hof. Il mercatino si sviluppa in una piazza raccolta e appartata affiancato dall’omonima chiesa, ad un passo dalle vie dello shopping di lusso nel “Quartiere dorato” (“Golden Quarter”) ed esplode in un piccolo tripudio di artigianato, tradizione e gusto. Le luci sospese pensano al resto scaldando l’atmosfera e il cuore.
Si prosegue verso il vicino mercatino triangolare di Freyung, antistante la Fontana d’Austria, che punta tutto sulla musica e ripete, almeno in parte, lo stile del vicino.
Passando per il Freyung o Ferstel Passage ci si avvicina al mercato per eccellenza, quello del comune, proprio sulla Rathausplatz, protetto dagli alberi addobbati di luci dalle più fantasiose fantasie. Trattasi questo del mercato più esteso, noto anche col nome di Mercatino di Gesù Bambino, che conta ben 150 chioschi. Un po’ dispersivo e a tratti ripetitivo direi, anche per l’abbondanza, ma in una visita alla Vienna sotto Natale, un salto da queste parti non può mancare.
Ultima tappa: il pittoresco mercatino di Maria-Theresien Platz fra il Kunsthistorisches Museum, il Naturhistorisches Museum e il Leopold Museum che cattura l’attenzione con un colorato videomapping. Sulla piazza si stringono attorno alla fontana per lo più chioschi di artisti-artigiani e tazze fumanti di punch e vin brulé
Intanto si è fatta sera ma abbiamo stilato la nostra classifica personale:
- Il mercatino Am Hof
- Il mercatino di Marie Theresien
- Il mercatino Rathaus
- Il mercatino Freyung
Detto tutto questo e a volerla far breve, Vienna non è stata solo mercatini. Questa è la mia lista dei MUST DO a Vienna.
- Un giro sulla ruota panoramica di Prater, la Wienerriesenrad; alcune carrozze possono essere addirittura affittate per una cena romantica a lume di candela al prezzo di 330 euro per due (comprese tasse e servizio)
- Sfilata di assaggi al caratteristico Naschmarkt.
- Visita della cattedrale tardogotica di Stephansdom e una salita sulla panoramica torre settentrionale, il cosiddetto Pummerin;
- L’esperienza della Sacher Torte al Café dell’Hotel Sacher;
- Una toccata e fuga fotografica all’Hundertwasserhaus, il complesso di case popolari di Landstraße realizzate dall’omonimo architetto viennese Friedensreich Hundertwasser nel quartiere di Landstraße;
- I mercatini di Natale ovviamente (sempre che di Natale si parli) e la raccolta delle tazze del punch/vin brûlé, anche perché ogni mercatino ne propone una diversa.
Dimenticavo… Buon Natale, o come si dice da queste parti, Frohe Weihnachen
INCONTRI: IL COCCHIERE
Non c’è né ghiaccio né neve ma il freddo si fa sentire e quando si alza il vento la gente si scalda come può con punch all’arancio o vin brulé, IL Glühwein. Altri si “rifugiano” dentro eleganti caffè. È l’ora del pranzo e io non vedo l’ora di chiudermi al caldo per mangiare qualcosa. Fosse stata estate avrei stuzzicato passando per le 1001 tentazioni del Naschmarkt, ma ora questa alternativa non è convincente.
Mentre cammino ai piedi dello Stephansdom incrocio però lo sguardo di un cocchiere. Mangia furtivo il suo panino freddo e alla mia vista butta giù l’ultimo pezzo rimasto e mi sorride. Chissà quante persone avrà trasportato nella sua vita e chissà quanti panini al freddo avrá consumato. Ma soprattutto chissà se mestieri come questo sono destinati a sopravvivere o faranno la fine del panino!
CUCINA: STREET FOOD E RISTORANTI DI CLASSE
C’è da dire che Vienna non è proprio il paradiso dei vegetariani, basti pensare ai numerosi chioschi dove gustare Würstel, le Haisse (salsicce), il Leberkäse (polpettone), il gulash (tradizione importata dai paesi racchiusi nella cerchia della monarchia austroungarica). Tuttavia, se proprio si deve cedere alla tentazione della carne alla viennese, la cotoletta è il piatto sovrano nelle cucine austriache. Una Wiener Schnitzel, questo il vero nome della cotoletta alla viennese al Gasthaus zur Oper, Walfischgasse 5 propone la migliore della città. Mentre per il dolce, avanzate un po’ di spazio per la Sacher Torte del vicino Hotel Sacher, quella realizzata secondo la ricetta della tradizione inventata da Franz Sacher nel 1832.
Per un pranzo veloce e dal retrogusto thailandese l’alternativa veggie è lo Schönscharf , a pochi passi dallo Stephansdom. Un piccolo locale anche da asporto “diretto” dal musicista Hubert Mauracher, che dopo aver raccolto una serie di successi discografici ha deciso di sbancare anche in cucina, riscuotendo numerosi successi. Da provare le numerose insalate e la zuppa di cocco. Inutile dire tuttavia che la cucina estera che i viennesi prediligono resta sempre quella italiana!
GUIDA ALL’USO: VOLANDO CON AUSTRIAN AIRLINES
Volare con la compagnia di bandiera del paese che si va a visitare “anticipa” in qualche modo il viaggio. Austrian Airlines peraltro ha scelto proprio il rosso per identificarsi, il mio colore preferito, nonché quello che identifica il Natale, tanto che le hostess sembrano tante aiutanti di Babbo Natale e il loro smagliante sorriso un bel fiocco di neve.
Con Austrian Airlines si vola da Roma, Milano, Bologna e Venezia verso Vienna a partire da €89, tariffa a/r tasse supplementi inclusi (tariffa light se si viaggia solo con bagaglio a mano). Per l’estate 2016 è prevista la consueta estensione dei voli nel Sud Italia (sarà inaugurata la rotta stagionale su Bari) e a Firenze. Comuni a tutte le tariffe il bagaglio a mano fino a 8 kg, uno snack, bevande a bordo, il posto assegnato in fase di check-in e le miglia premio e status. Austrian peraltro è ai primi posti per puntualità, oltre il 98%, e offre un’esperienza di viaggio confortevole, mettendo a disposizione ampie poltrone, un servizio di ristorazione di qualità e moderne lounge presso l’aeroporto di Vienna. Inoltre, se si possiede un biglietto di economy ma si desidera volare in business, con lo Smart Upgrade basterà proporre il prezzo alla compagnia e scoprire se viene accettato. Per info visitate il sito www.austrian.com oppure chiamate il call center Austrian al numero 02 89634296.
Il Motel numero uno a Vienna
Per questa tre giorni nella capitale austriaca soggiorniamo al Motel One di Prater: motel numero uno di nome e di fatto. Numero uno innanzitutto per l’accoglienza riservataci e per il personale. Numero uno anche per la posizione, defilata rispetto al “caos” del centro cittadino, ma allo stesso tempo ad un passo dalla stazione metropolitana di Messe Prater e a due passi dal parco di Prater con la caratteristica ruota panoramica.
Camere minimal a partire da 70 euro colazione inclusa, con possibilità di affaccio sulla ruota panoramica.
IN VALIGIA: UN DOLCE SOUVENIR
Abbandonata la speranza di una dieta in quel di Vienna, si soccombe inevitabilmente alla sua dolcezza che diventa anche souvenir. Sono centinaia i negozi che propongono le celebri palle di Mozart, cioccolatini rivestiti, biscotti e naturalmente la regina della pasticceria viennese, la Sacher Torte in pratici box in legno. Per un dolce souvenir, fuori dalle rotte turistiche nei negozi di gadget, la pasticceria Demel propone un vasto assortimento in un packaging classico ma non banale. Nella vostra mappa della città, salvate anche l’indirizzo Kohlmarkt 14, in pieno centro storico e a pochi passi da Stephansdom.
LIBRI E FILM: LA VITA DI SISSI
Fin da piccola, anzi, piccolissima, mi ha sempre incuriosita la storia della principessa Sissi. Vien da sé che mi sono letteralmente mangiata libri e film che romanzavano la sua vita e svelavano alcuni dei retroscena più salienti della corte di Vienna. Chi del resto non si è innamorato dell’attrice Romy Schneider che ha vestito i suoi panni nella trilogia di fine anni ’50? Bella, eccentrica, anticonformista e malinconica, proprio come l’attrice che l’ha mirabilmente interpretata. Sissi è l’emblema della giovane principessa che trova stretti i meccanismi di corte e rimpiange il suo ambiente naturale. La biografia più appassionante? “Sissi” di Avril Nicole (1996) che ritrae allo stesso tempo tutta la sua forza e la sua fragilità coinvolgendo il lettore per oltre 300 pagine. Ma è solo una delle tante biografie che raccontano il suo personaggio, perché la sua storia ispira, tormenta e colpisce le anime più sensibili, le stesse che cercano di immedesimarsi nella sua affascinante, triste e avvincente vita.