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GIOCHI DI LUCE AD AMSTERDAM

Quando si pensa alla capitale olandese si immagina sempre una città “sfiorata” dai canali, percorsa da chilometri e chilometri di piste ciclabili e bagnata da una pioggia continua e inesorabile. Se questi sono gli ingredienti di Amsterdam, io li ho trovati tutti. Forse ecco ho mancato di citare una bella farcitura di atmosfera. Atmosfera d’Olanda, di Natale, fredda e umida, ma allo stesso tempo calda e cordiale.

IMPRESSIONI: DA NON PERDERE

Il mio soggiorno in Olanda inizia come quasi ogni altro viaggio, dall’hotel, il check in e il piacere della sorpresa quando apro la porta della mia camera. Sono al The Hoxton Hotel, 5° piano, stanza 518, con affaccio diretto sul Herengracht canal, uno dei canali che in questi giorni ospita il Festival delle Luci. Fuori piove, come da manuale.

Il centro medievale di Amsterdam assomiglia un po’ ad uno Stroopwafel (classico biscotto tondo e farcito al caramello), è una città con due anime, l’Oude Zijde e la Nieuwe Zijde che nascondono all’interno una dolce sorpresa: i canali, che creano quasi una trina fra gli edifici rinascimentali dalle facciate immacolate.

Avendo poco tempo a disposizione sono costretta a farmi un programma di battaglia bello serrato (che, non so come, spesso riesco a farmi anche quando ho ampio margine di tempo a disposizione) e questi sono i luoghi proprio da non perdere se capitate da queste parti:

1) L’Amsterdam Lights Festival

HyperFocal: 0Dal 27 novembre 2015 al 1 febbraio 2016 la capitale olandese si illumina di luce e colore per l’appuntamento con l’Amsterdam Light Festival, momento che vede i canali di Amsterdam addobbati dai migliori artisti nazionali e internazionali. Io ho iniziato il mio giro proprio dal Herengracht, dove si affaccia l’albergo e da lì ho seguito il canale e il suo seguito guidata dalle installazioni luminose in senso orario. Amsterdam ha un centro storico assolutamente a misura d’uomo e, nonostante qui sia la moda, non c’è per forza bisogno di una bicicletta per farsi un giro intorno. È poco più di una passeggiata. Una piacevole passeggiata illuminata.

 

2) Il Van Gogh Museum

Aperto 365 giorni all’anno, ospita la collezione permanente delle opere del pittore e dei suoi contemporanei e un’ala esposizioni dedicata alle mostre temporanee. Non mancano i grandi classici dell’artista come “Vaso di girasoli” (1889), “La camera da letto di Arles“ (1888) e “Corvi nel campo di grano” (1890) che hanno disegnato alcune delle pagine più belle dei nostri libri di storia dell’arte. Nondimeno affascinano le opere minori, come quelle che traggono ispirazione dall’estremo oriente o dalla semplice vita contadina.

3) Il Bloemenmarkt

Vale a dire il Mercato dei fiori, è l’ultimo mercato “galleggiante” situato sul Singel, il più antico canale concentrico della capitale. Un tempo i venditori di fiori risalivano il fiume Amstel e qua venivano a mostrare e vendere la loro mercanzia. In realtà oggi le bancarelle non sono più galleggianti ma permanenti e io sono disgraziatamente capitata nel periodo “morto”, trovando quindi solo qualche bulbo, poco più. Evidentemente in primavera è un’altra cosa, quel che è certo è che ho accarezzato almeno un po’ da vicino l’atmosfera del mercato passeggiando fra bancarelle e personaggi rivestiti di grembiule e pollice verde.

Cosa mi sono persa? Una visita al Rijksmuseum, l’Hermitage Amsterdam, la Casa di Anna Frank, un picnic al Vondelpark e magari una visita nel quartiere di Jordaan.

Mi sarò dimenticata sicuramente qualcosa, per tutto il resto quindi non mi resta che rimandare al sito dell’ente: http://www.holland.com/it/turismo/citta/amsterdam.htm per lasciarsi inevitabilmente ispirare.

 

INCONTRI: MANIFESTANTI GREEN

Amsterdam, come del resto tutta l’Olanda, è una città verde. Verde per gli spazi, verde per le abitudini e verde per il sentimento.

MANIFESTANTI AL MUSEUMSPLEIN copiaUna fredda e sgocciolante giornata di fine novembre non basta a fermare i suoi abitanti. Gli olandesi sono tutti là pronti a marciare. Amanti della sostenibilità, del riciclo, della natura, vegetariani e non, sono tutti al Museumplein. Tutti riuniti per quella che hanno battezzato “de klimaatparade”, la parata sul clima, legata alla stessa Cop21, conferenza sul clima in corso a Parigi sul surriscaldamento globale. Una conferenza di quasi due settimane conclusasi sabato 12 dicembre scorso con l’approvazione di un accordo vincolante per contrastare il riscaldamento globale entro il 2020. Coinvolti 195 paesi, portavoce il ministro degli Esteri francese Fabius. A sfilare sono in migliaia e, nonostante l’affare sia piuttosto serio, sembrano proprio divertirsi, proprio come gli olandesi sanno fare. Non manca neanche un concerto aperto a tutti sul bel prato, anch’esso verde, e una parata di carri colorati.

Non si sa come “i potenti” intendano limitare l’aumento delle temperature al di sotto dei 2°C. Forse, assieme all’impegno di tutti, serve ormai anche un miracolo!

 

CUCINA: RETAGGI INDONESIANI

Avendo già sperimentato vari piatti della tradizione culinaria olandese, frikandel, vale a dire crocchette e Stroopwafel ovviamente inclusi, questa volta ad Amsterdam ho deciso di concedermi qualcosa di diverso e sperimentare la cucina indonesiana. L’isola di Giava infatti, così come Sumatra e altre isole minori dell’arcipelago indonesiano fecero parte delle Indie Orientali fino al 1949; ancora oggi molti ristoranti e negozi in genere in Olanda conservano retaggi indonesiani.

Per una cena senza fronzoli e molto sapore e sostanza sono stata al Kantijl & de Tijger, all’indirizzo Spuistraat 291, vale a dire proprio in pieno centro perchè situato nel quartiere Spui, vicino alla via dello shopping Kalverstraat.

Da oltre 25 anni, questo ristorante indonesiano rappresenta una vera e propria istituzione per tutti gli amanti del genere. Non per nulla pieno a tutte le ore (io ho provvidenzialmente prenotato un tavolo). Il menù è ricco e varia anche l’offerta per i vegetariani. Ammetto di non essere arrivata ai dolci, tanto ero piena. Magari next time,

Per info: http://www.kantjil.nl/en/ Orari: pranzo: 12:00-16:30 cena: 16:30-23:00

Quando si dice amore a prima vista s’intende proprio ciò che mi è capitato al Kantijl & de Tijger con la salsa di arachidi spesso utilizzata come accompagnamento ai Satay, ovvero gli spiedini di pollo o maiale tipici del sud-est asiatico, nonostante io l’abbia trovata perfetta anche sulle verdure. Morale? Sono corsa subito a vedermi la ricetta che ho trovato anche facilmente replicabile.

Oliebollen - tipico dolce del CapodannoQuesta salsa dal sapore intenso in realtà varia da regione a regione sebbene, in tutte le versioni che ho trovato restino invariati i seguenti ingredienti: le arachidi, la salsa di soia, l’aglio e il latte di cocco.

Io ho trovato la ricetta che fa per me a questo link: http://www.worldfood.it/ricetta-salsa-di-arachidi/

Tutto questo non vi sembra bastare? Provate le Oliebollen, le profumate frittelle tipiche nel periodo del Capodanno e, come per magia, non rimpiangerete i dolci della nonna. Quanto a dolci infatti gli olandesi vanno lasciati stare. Buon appetito!

GUIDA PRATICA: ALBERGO E VOLO

Il mio albergo: The Hoxton

Roomy_3Dopo il successo londinese la catena di Hotel The Hoxton, ha aperto le sue porte ad Amsterdam www.thehoxton.com da appena 6 mesi. Dove? In una posizione appartata ma centralissima sul Herengracht canal, in una residenza del 17esimo secolo, ad un passo da piazza Dam. 111 camere spalmate su 5 livelli per una “macchina” non facile da gestire, soprattutto quando si parla di così tante camere e dell’ubicazione nel centro cittadino.

3 diversi tipi di camere, dalla più piccola alla più spaziosa, molte delle quali con affaccio sul canale, free Wi-Fi e una simpatica colazione “servita” in una bag (stile pranzo a sacco) con yogurt, cereali, banana e succo. Il tutto corredato da un arredamento di design, che non dimentica l’eleganza più tradizionale.

Last but not least la lobby calda, spaziosa, “casual”, richiama anche dall’esterno e fa tendenza. Tanto che ai tavoli si trovano tanti olandesi,Hoxton dall'esterno quanti ospiti dell’hotel. Uno spazio quasi di “decantazione”, prima di salire in stanza, dove il bar si fonde col ristorante e viceversa.

Tariffe: da €89 a €399

Indirizzo: Herengracht 255, 1016 BJ Amsterdam

Il volo: KLM

KLM collega tutti i giorni i maggiori aeroporti italiani con quello di Amsterdam Schiphol (con tariffe in classe economica a partire da € 104 tutto incluso). In partenza da Milano Linate Airport, tutti i giorni 12 voli per una durata del viaggio di 1h 30m. Inoltre KLM è una delle poche compagnie aeree che offre la possibilità di acquistare il biglietto tramite Facebook e Twitter , senza parlare del servizio di assistenza sul social che risponde sempre entro un’ora.

E una volta atterrati? Sono frequenti  e veloci i treni che collegano Schiphol con la stazione centrale di Amsterdam, che peraltro è ospitata in un palazzo che vale da sola la pena di prendere un treno e passare di qui. Mentre il bus 197 direzione Amsterdam Marnixstraat collega in soli 30 minuti l’aeroporto col Museumplein e Leidseplein (in costo del biglietto singolo è di €5).

Per info e prenotazioni: https://www.klm.com/home/it

IN VALIGIA: UN OMBRELLO NON BASTA

LE VIE DEL CENTRO ATTENDONO IL NATALE copiaMai fu più azzeccata la scelta di portare con me un ombrello, pardon, mai fu più azzeccata la scelta di portare con me un ombrello fintanto che non è uscito fuori il vento. Si possono sopportare il vento e la pioggia separati ma, tutti e due insieme, la cosa si fa difficile. Voi portatevi pure ombrello, stivali da pioggia, mantelle e quanto altro, ma non dimenticate una buona dose di rassegnazione per un meteo che spesso gioca brutti scherzi, soprattutto con la brutta stagione.

Ultima raccomandazione: non osservate dalla finestra la vestizione dei cittadini, non sarete mai alla loro altezza, anzi, invidierete la dimestichezza nell’utilizzo della bicicletta anche quando sembra preannunciarsi il diluvio universale (si contano peraltro 18 milioni di biciclette per 16.8 milioni di abitanti). E che non sia il tempo a fermarli credo che il bagno nel Mare del Nord di 45.000 persone che regolarmente festeggiano il Capodanno sulle spiagge di Scheveningen ne sia una eloquente testimonianza.

UN AFORISMA PER AMSTERDAM:

“Alcuni turisti pensano che Amsterdam sia la città del peccato, ma in realtà è la città della libertà. E nella libertà la maggior parte della gente vede il peccato.”

Sono le parole di John Green, scrittore del libro “Colpa delle Stelle”, che ha ispirato l’omonimo film nel 2014.

Questo libro che racconta della travolgente storia d’amore fra due adolescenti, del destino, della passione e del senso della vita, è in parte girato proprio ad Amsterdam.

La frase dell’autore mi ha fatto subito riflettere. Ha ragione, almeno ad un primo impatto con la città, alcuni visitatori potrebbero vedere  Amsterdam come una città del peccato: il quartiere a luci rosse (che scrive peraltro un pezzo di storia della capitale) e i numerosi coffee shop potrebbero rivelarsi uno specchietto per le allodole. Una testimonianza locale di alcuni ragazzi incontrati in un bar è un buon campione di riferimento. “Chi frequenta quei posti lì se non i turisti? Voi italiani siete peraltro fra i primi avventori…” Ho detto tutto.