Image Alt

LONDON CALLING FOR OPEL

Se aspetti un viaggio, quello sembra non arrivare mai, se aspetti invece una ragione per partire, quella non manca mai. La mia in questi caso ha un nome: Opel. Così mi ritrovo a Londra, a caccia di tecnologia, fra gli intramontabili tram rossi, le cabine telefoniche, i taxi sfreccianti e… La pioggia ovviamente. Altrimenti non sarebbe Londra.

IMPRESSIONI: L’HEADQUARTER DELLA TECNOLOGIA

Una pioggerella leggera ma inesorabile picchietta sul vetro della nostra Opel Insigna e mi ricorda che sono a Londra, in viaggio verso la dimora di Luton Hoo per l’esattezza.

Opel On Star Day at Luton Hoo HotelObiettivo: scoprire i segreti della nuova tecnologia Onstar che sará disponibile su tutti i veicoli Opel a partire da ottobre. Un sistema altamente funzionale, pensato per la sicurezza e la praticità di chi è alla guida. Tale tecnologia permetterá infatti di collegare il veicolo ad un sistema remoto di controllo dove un “angelo”, vale a dire un Onstar “advisor” (una persona quindi, non una macchina) si collegherà localizzando il veicolo per fornire qualsiasi tipo di assistenza necessaria: check diagnostico veicolo, indicazioni stradali e all’occorrenza anche l’attivazione del soccorso in caso di emergenza. Una vera rivoluzione per chi si mette alla guida e vuole viaggiare in tutta sicurezza. Tutto a portata di click. Una sorta di “Siri” della macchina, non fosse chiaro il concetto, controllabile anche a distanza grazie alla App scaricabile (sarà possibile addirittura chiudere la macchina a distanza, non è incredibile?).

Opel On Star DayPremiamo il pulsante e chiediamo all’operatore di guidarci a destinazione. Ci risponde Tiziana e ci dà istruzioni. In poco più di mezz’ora siamo al Luton Hoo Hotel, una struttura imponente e curata, manco a dirlo, nel verde di un bel parco all’inglese. Ci arriviamo senza quasi accorgercene (non fosse per la guida a destra…) grazie al navigatore impostato direttamente dalla nostra Tiziana. Ottimo lavoro!

Al Luton Hoo Hotel Golf & Spa sembra di essere sbarcati direttamente sui patinati set dei film di Rosamunde Pilcher. Ma è tutto vero.

Ristorante del Luton Hoo HotelQuesta storica residenza prende il nome da “Hoo”, letteralmente “in cima alla collina”, termine che ha “denominato” anche la famiglia “de Hoo” vissuta qui dal 1190 al 1455. Il maniero ha una travagliata storia di incendi e passaggi di proprietà alle sue spalle e deve il suo aspetto attuale agli interventi avvenuti nel diciannovesimo secolo. Quanto alla collezione d’arte presente all’interno, questa è gran parte opera del commerciante di diamanti Julius Wernher che acquistò la proprietà e qui si stabilì nel 1903 (la sua collezione fu aperta al pubblico già nel 1951 per opera del figlio). La residenza è nota anche per aver ospitato una base militare durante la seconda guerra mondiale e per il discorso tenuto da Wiston Churchill al temine della guerra. Divenuta proprietà di Elite Hotel nel 1999, dopo anni di ristrutturazioni e investimenti (oltre 60 milioni di sterline), il Luton Hoo Hotel Golf & Spa fu finalmente aperto nell’ottobre del 2007.

Mi piace Londra, è indiscutibilmente una città elegante e interessante (basti pensare alla ricchezza dei suoi musei e monumenti), ma permettetemi di dire la mia… Io adoro location come quella di Luton Hoo. Appartate, quiete, immerse nel verde. Per me potreste lasciarmi anche qui, ma il viaggio continua, si prosegue verso l’hotel (di cui parlerò fra poco) che ci ospiterà questa sera, non senza prima aver visitato la centrale operativa di questo geniale strumento chiamato Onstar. Let’s go.

INCONTRI: STORIE DI ITALIANI OLTREMANICA

Opel On Star Day 1-213Tiziana lavora per il sistema Onstar di Opel, nella sede di Vauxhall di Luton, la incontriamo proprio nella centrale operativa assieme ai colleghi, tutti di diverse nazionalità e con curriculum linguistici da fare invidia ad un traduttore professionista! A sentirli così sembrano parlare tutte le lingue del mondo, quasi fosse sceso lo Spirito Santo su di loro!

Ci avviciniamo subito a Tiziana per simpatia connazionale e curiosità. Anche lei sembra apprezzare la nostra presenza. Si vede la nostalgia di casa…

Da quasi 10 anni ha lasciato l’Italia, ma soprattutto la sua Calabria. Lavora sul progetto con passione ed entusiasmo, ma si illumina immediatamente quando si parla della sua terra. La stimo perchè non so se riuscirei a passare così tanto tempo lontana da casa… Patisco già la distanza Milano-Firenze. Scopro in realtà che Tiziana ha una grande passione in comune con me, il viaggio, e che ne ha visitati tanti di paesi nella sua vita errante fra Francia, Italia e Inghilterra. Ecco allora qual era il feeling invisibile che ci univa…

foto 5 copiaAltro incontro di cui voglio fare menzione è quello con Aldo, il “viareggino” e ci spostiamo per questo a London City. Mi trovo a passeggio per Soho e noto l’insegna fuori da una piccola osteria grande forse la metà del mio soggiorno. “Trattoria da Aldo” riporta la scritta a gran lettere. Non sono mai stata interessata a ristoranti italiani oltreconfine. Della serie “mangio anche gli insetti fritti ma non fatemi mangiare cibo italiano fuori dall’Italia, il mondo è fatto per essere scoperto”… Ma qui devo ricredermi. La trattoria da Aldo è una piccola realtà che vale la pena di scoprire e gustare nei suoi piatti della tradizione italiana, fra i quali spiccano quelli di pesce.

Aldo si è trasferito a Londra nel lontano 1953 e ha fondato la prima trattoria di Soho. Aiutato sempre da personale italiano, ancora oggi la sua realtà è un punto di riferimento autentico del Made in Italy nella capitale dello stile britannico. Quasi un po’ burbero ad un primo impatto, il proprietario sembra sciogliersi al solo parlare di casa e si trasforma in un nonno fragile e nostalgico. Il suo indirizzo è: 51 Greek Street, London.

CUCINA: CHEAP & CHICH

Londra non è conosciuta certo per essere una città economica, anzi. Sappiamo dunque che se si vuol mangiare bene, bisogna mettere in conto di spendere qualche euro, pardon pounds, in più.

Glade_BChe si tratti di un semplice té o piuttosto di una cena elegante, se volete fare bella figura, optate per il ristorante Sketch. Situato in una traversa di Regent Street, 9 Conduit Street, a due passi dal cuore pulsante di Londra, Picadilly Circus, questo locale vi ammalierà nello stile, fra il liberty e l’onirico (raccomandatevi di prenotare nella sala The Glade, perchè il locale è un labirinto di stanze), nell’eleganza e nell’eccellenza del servizio. Ottima la carne e inenarrabili i dolci. Provate in particolare il tripudio del cioccolato Sketch Chocolat «035» e chiedete pietà alla vostra linea!

Come anticipato, ecco anche un’alternativa cheap, valida soprattutto per un assortito brunch: The Breakfast Club Café. Una catena di bar-ristoranti giovani e veloci che quest’anno ha festeggiato i suoi dieci anni di attività.

Il mio consiglio? Provate gli smoothies e assolutamente non perdete i suoi pancakes.

Infine, se proprio non riuscite a fare a meno della cucina italiana, passate da Aldo, avrete così modo di scambiare anche due chiacchiere col suo proprietario!

GUIDA ALL’USO: UN ROOF-TOP HOTEL

foto 9 copiaIncuranti del caos metropolitano che le circondano, le sale del Me London riecheggiano ad ogni mio passo. Profili bianchi e neri, design curato nel dettaglio e attenzione quasi spasmodica per il cliente e la sua soddisfazione a qualsiasi richiesta. Le camere moderne, ma allo stesso tempo eleganti, sono dotate di tutti i comfort nonché di una bella vista sopraelevata sul Tamigi e la Londra dell’est. Vista superata soltanto se si raggiunge il bar situato al rooftop della struttura stessa. E qui signori miei, c’è davvero da inchinarsi di fronte a sua maestà Londra la capitale d’Inghilterra!

Perché scegliere questo hotel, oltre alla vista ovviamente? Perchè è centrale! Un esempio su tutti, Covent Garden, è comodamente raggiungibile a piedi, così come Trafalgar Square e il Waterloo Bridge.

IN VALIGIA: TANTI DESIDERI E UN PAIO DI STIVALI DI GOMMA

The place to be per gli amanti dello shopping è Londra, indirizzo Oxford Street. Non c’è brand che state cercando che non si trovi qui, dal più diffuso Zara, al caotico Primark, dall’elegante Ted Baker, al modaiolo Top Shop al casual Uniqlo (che inseguo sempre quando sono qui).

Tutto bellissimo ma, alt! Se non siete amanti dei luoghi affollati, questo non è il posto che fa al caso vostro. Io ad esempio adoro in particolare Covent Garden e i piccoli negozi sparsi nel suo distretto, primo fra tutti quello di Cath Kidston all’indirizzo 28-32 Shelton St. Un must con i suoi fiorellini per tutte le flower addicts.

 In ogni caso ci sono solo due regole da rispettare quando ci si trova a far shopping a Londra:

  1. ricordarsi che i prezzi non sono in euro, bensì in sterline: siete proprio sicuri quindi che l’oggetto che avete puntato sia così conveniente? Fate mentalmente la conversione…
  2. dovete sempre mettere in conto di salvare un angolo della vostra valigia per un paio di stivali in gomma, che mai nella vita potranno esservi utili così come in questo posto. Del resto se i giardini sono tanto verdi ci sarà un perchè…

British MuseumSe state cercando la vera alternativa ad una giornata di pioggia a Londra, shopping a parte (che comunque vi sottoporrebbe alla tortura acqua da un negozio all’altro): visitate i suoi  musei! Ce ne sono per tutti i gusti e per tutti gli interessi: si spazia dall’arte contemporanea al Museo delle Cere, ma il mio preferito in assoluto resta sempre il British Museum, uno dei più grandi e importanti musei di ogni tempo, che esplora la storia della cultura del mondo intero. Qui troverete manufatti provenienti dall’Africa, le Americhe, l’Asia, l’Europa e il Pacifico. Se state tenendo d’occhio il portafoglio sappiate che l’ingresso è anche gratuito.

LIBRI E FILM: SHAKESPEARE

Da eterna romantica che mi ritrovo non posso non parlare di Shakespeare, il più grande drammaturgo di tutti i tempi, autore di 13 commedie, 13 drammi storici, 6 tragedie, 4 tragicommedie e 154 sonetti.

Vista dal rooftop del ME LondonNonostante il suo legame con Stratford, sua città natale, è proprio a Londra che si esibiva la sua compagnia. Il Globe Theatre, a cavallo fra il sedicesimo e il diciassettesimo secolo e fino all’incendio che lo distrusse nel 1613 (poi raso al suolo e ricostruito completamente) ospitò proprio le sue acclamate performance. Oggi è ancora visitabile se volete rivivere l’emozione del teatro della Londra elisabettiana.

Personalmente, a parte i classici davvero classici del drammaturgo poeta, come Romeo e Giulietta, consiglio Sogno di una notte di mezza estate (contemporanea alla prima tragedia citata) capolavoro dal quale sono stati estratti alcuni fra i suoi aforismi più belli, proprio come questo…

“La tua virtù mi rassicura: non è mai notte quando vedo il tuo volto; perciò ora a me non sembra che sia notte, né che il bosco sia spopolato e solitario, perché tu per me sei il mondo intero; chi potrà dunque dire che io sono sola se il mondo è qui a guardarmi?”.