L’Atlantide di Platone, la culla di ricche e potenti civiltá antiche, la terra scampata al suo stesso vulcano, è Santorini. La più meridionale fra le isole Cicladi e, forse la più romantica, è spesso scelta proprio da coloro che devono pronunciare il fatidico “Sì”. Un viaggio che svela, ma allo stesso tempo conferma, tutta la sua straordinaria bellezza.
IMPRESSIONI: PRIMA TAPPA A SANTORINI
In un compito di geografia, giusto qualche luna fa (erano le medie), a me e alla mia compagna Lisa, venne richiesto di “costruire” un itinerario di viaggio in Grecia. Lo ricordo come fosse adesso: “Prima tappa a Santorini”. Dopo tanti anni, finalmente mi trovo qua.
Il destino vuole che a portarmi sull’isola sia proprio il matrimonio di una coppia di familiari. Ben presto scopro tuttavia che sono ben 8000 i matrimoni celebrati qui ogni anno e l’idea di festeggiare quest’occasione speciale proprio a Santorini rivela un certo successo fra le cittadinanze più disparate, specialmente fra le giovani coppie cinesi.
Matrimonio a parte, Santorini é una tappa da non perdere se si amano le case dalle caratteristiche strutture imbiancate a calce, le chiesette con le cupole azzurre, la terra vulcanica e le scogliere a picco. 79 chilometri quadrati di un piccolo mondo tanto perfetto, a tratti, da sembrare irreale. L’aria sa di salsedine, il vento fa frullare i panni stesi e le buganvillee regalano macchie di colore quasi fossero tavolozze! Far tappa a Santorini è un dovere e innamorarsi dell’isola è un obbligo.
Tre giorni alla scoperta di quest’isola dall’anima nera mi sono bastati a malapena per capire quale sarebbe oggi la mia scaletta ideale.
Prima tappa, d’obbligo, a Oia, il più settentrionale fra i villaggi dell’isola, per perdersi nel dedalo delle viuzze fino a riemergere al mulino. Cena vista tramonto e passeggiata digestiva in notturna fra i negozietti e i terrazzi a picco sul mare. Scendendo di latitudine, troviamo Thira, capoluogo dell’isola, nonché il principale centro abitato. Da qui imperdibile la cabinovia che scende giù vertiginosamente verso la Caldera, per ammirare l’isola da un punto di vista decisamente alternativo. E ancora, “To the lighthouse”, un passaggio al faro nell’estremità sud-occidentale dell’isola per respirare il profumo di mare, fra le scogliere a picco, e ascoltare il suo suono accompagnato dai gabbiani. Se infine vi avanza un tramonto “da collocare”, inerpicatevi senza esitazione verso la cittadella di Pyrgos e ammirate il sole che si perde verso l’orizzonte illuminando tutto il golfo sino a Oia; la magia ha un nuovo sinonimo: si chiama Santorini.
INCONTRI: IL PESCIVENDOLO E L’ARROTINO
La tecnologia ha conquistato il mondo ed è arrivata ovviamente anche in Grecia, nondimeno a Santorini. Tuttavia, con mia immensa gioia, talvolta durante i miei viaggi incappo in realtá come quelle che ho trovato sull’isola. Quelle che ti riportano indietro nel tempo, in un’epoca neanche troppo lontana, in cui le bilance erano analogiche e l’arrotino passava sotto casa. A Santorini è andata così… Ti giri un attimo ed ecco che incontri il furgoncino di un arrotino che passa di strada in strada col suo megafono e un pescivendolo che si guarda intorno annoiato catalizzando l’attenzione più su di sé che non sui pesci che espone in bella mostra accanto alla sua indispensabile bilancia. Sono immagini queste che ti restano impresse nella mente e regalano uno spaccato di vita autentica, quello in cui le comoditá sono passate ma non hanno portato via tutto. Non temete comunque, a Santorini troverete lussuosi resort e moderni supermercati in tutti i maggiori centri abitati, ma non dimentichiamoci che si tratta pur sempre di un’isola e il sapore d’autenticitá resta più a lungo in bocca.
CUCINA: SANI SPUNTI ESTIVI
Da ogni paese visitato porto sempre a casa ricette e alternative per variare la mia dieta quotidiana. Questa volta non sono stata da meno. La cucina greca è ideale per chi ama sapori decisi, erbe aromatiche e ingredienti tutti mediterranei. E sono almeno una decina le idee per fresche e saporite insalate e salsine di accompagnamento che porto a casa da questo breve viaggio. Non solo feta e pita quindi, ma tanto tanto di più.
Detto ciò, per non essere banale, riporto un’idea davvero golosa che ho trovato in più ristoranti: l’Hummus di fave. Una sorta di purea un po’ amarognola, ma molto gustosa, servita correntemente calda, che può essere accompagnata con la pita oppure gustata da sola quasi fosse un puré. La ricetta prevede un mix di fave secche bollite (un po’ come si fa proprio con i ceci), tanto olio e sale quanto basta. Il tutto frullato assieme fino ad ottenere un impasto omogeneo. Ovviamente le varianti sono tante: chi aggiunge una cipolla per rendere il composto più saporito, chi una patata bollita. A voi la scelta e la vostra combinazione preferita. Giuro che anche se fa caldo questo piatto può essere gustato davvero fino all’ultima cucchiaiata.
Localmente invece segnatevi questo indirizzo: Selene, Pyrgos, Santorini, 84700 (http://selene.gr) Il ristorante gode di una straordinaria vista sul mare e vi accompagnerà con piatti rivistati dal sapore delicato e dall’aspetto mirabilmente curato. Sará la location ideale per una romantica serata o per un’occasione speciale. Magari lasciatevela come ultima tappa culinaria del vostro viaggio a Santorini e portatevi a casa il ricordo. Ottimi a mio avviso il risotto e la quaglia. Prezzi ritoccati e servizio un po’ lento, ma può valerne comunque la pena.
Infine un ultimo avviso: non perdetevi a caccia di un vino paragonabile ai nostri capolavori italiani. Nonostante lo sforzo dei viticoltori (a causa del forte vento peraltro le viti vengono fatte crescere a cespuglio a terra), a mio parere i vini non sono ottimi. Più gradevole piuttosto una buona Mythos, la classica birra greca, soprattutto se fresca al punto giusto, che sposa perfettamente e smorza il gusto deciso dei piatti della tradizione culinaria.
GUIDA ALL’USO: UN VOLO DIRETTO
Attenzione. A parer mio non si viene a Santorini per il mare, non è la Sardegna per intenderci. Chi é in cerca di spiagge immacolate e il mare cristallino non può dirottarsi su Santorini o sulle Cicladi (eccezion fatta forse per la piccola paradisiaca Koufonisia), notoriamente di origine vulcanica. A Santorini si viene per respirare un’atmosfera romantica, rilassarsi ammirando il mare, passeggiare indisturbati fra il groviglio di viuzze bianche e blu del centro. La scelta della residenza a questo punto é fondamentale, se dotata di una bella vista panoramica e una piscina meglio. A Imerovigli e Oia l’alternativa non mancherá di certo. Tuttavia se amate un posto più riservato, lontano dal “caos” che caratterizza i piccoli villaggi affollati di turisti, potrete optare per Villa Fabrica (http://www.villafabrica.com) presso la Cittadella di Pyrgos. Ambienti curati total white, piscine e soprattutto una vista sull’isola che non ha eguali.
Quanto agli spostamenti: la soluzione più comoda, da tutta Italia, è il volo diretto. Considerate peraltro che la frequenza dei voli è rinforzata nei mesi compresi fra giugno e settembre. Poco più di 2 ore e sarete con i piedi ammollo. Usando la tattica “non vado quando vanno tutti” troverete persino prezzi onesti, ovviamente non vale lo stesso per i weekend, Ferragosto, ecc.
Mentre per muoversi localmente i quad sono forse la soluzione più intelligente da un punto di vista costi-benefici, anche in considerazione della questione parcheggio. Se proprio non potete rinunciare al ricorso a trasporti pubblici locali (confesso che anch’io sono fra questi, anche solo per il gusto della curiosità), allora non perdetevi i pullman. Economici e sovraffollati, offrono ottime occasioni di incontri con turisti da tutto il mondo e coprono tutta la superficie dell’isola da nord a sud. Sarà questo il posto più adatto per scambiarsi impressioni sull’isola con i propri compagni di viaggio, anche perché dovrete mettere in conto un’ora circa da nord a sud e viceversa.
Da evitare in ogni caso: i mesi di luglio e agosto durante i quali, come accade in molti casi anche nelle nostre località di mare, potrete godere l’isola solo a metà. Non vorrei ritrovarmici per raccontarlo.
IN VALIGIA: OCCHIALI DA SOLE E CREMA SOLARE
Ci sono almeno due buoni motivi per proteggersi dal sole a Santorini. In primis il bianco abbaglia e riflette, tanto che crederete d’essere finiti in un immenso solarium a cielo aperto (non é uno scherzo). Al resto ci pensa il vento. A volte più forte e quasi fastidioso, altre più fievole e piacevole, ma il risultato non cambia. È quella brezza che ti accarezza la pelle che ti inganna subdolamente facendoti dimenticare quasi del tutto l’effetto rovente del sole. Nei mesi estivi in particolare è il Meltemi che non dá tregua (il nome è un programma). Risultato? Finirete inevitabilmente per scottarvi senza accorgervene nemmeno. Il mio consiglio: dopo esservi lavati i denti al mattino, immergetevi direttamente nel tubetto di crema solare.
LIBRI E FILM: ATLANTIS BOOKS
Contrariamente al solito, questa volta non suggeriró un libro o un film che mi ha ispirato o che mi ha aiutato a portare a casa un pezzo di ricordo. Di questo mio viaggio a Santorini conserveró nel cuore l”Atlantis book” (http://atlantisbooks.org): una piccola libreria curata e dallo spirito dandy, un locale seminterrato ricco di libri, cimeli, pensieri, piccoli capolavori di carta e tanto amore. Si aggirano in questo piccolo mondo visitatori casuali a caccia di libri non casuali, così come cani e gatti sonnolenti in cerca di un rifugio dove rifuggire al caldo e alla luce del giorno. Un piccolo gioiello nascosto che ringrazio un po’ la fortuna, un po’ la fedele Lonely Planet per avermelo fatto trovare (“1000 luoghi da vedere nel mondo”: v. il numero 679). Vi troverete storie di miti e leggende elleniche, così come gli intramontabili classici. Gli amici che erano con me hanno optato per “Il vecchio e il mare”; io? Avrei letteralmente svaligiato il negozio…