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FAROE ISLANDS: VIAGGIO NELLA TERRA DEL FORSE

Una terra lontana, panorami incontaminati, buona cucina e accoglienza. In una parola: le Faroe. Ad un mese o poco più dall’eclissi solare, quando tutti punteranno gli occhi su queste piccole isole danesi, proviamo a conoscerle attraverso il mio ultimo racconto di viaggio.

IMPRESSIONI: IN ATTESA DELL’ECLISSI

con-nowhereok copia_risultato“Come hai detto? Isole Faroe? Ma dove sono?” Quando annunciavo la mia partenza, queste domande erano la costante. Quand’é così la situazione si fa ancora più interessante. Esplorare un territorio selvaggio e sconosciuto ai più, mi rende felice, felice perché così posso vivere e condividere qualcosa di nuovo, quel tanto che basta per farmi sentire libera e, perché no, anche utile!
Si dice che il viaggio inizi ancora prima di partire, stessa cosa vale per l’avventura. La mia é cominciata la sera della partenza a Copenhagen, quando, causa condizioni di meteo avverse, il nostro volo é stato posticipato di 3 ore. Nonostante tutto, veniamo presto consolati dalla cortesia del personale di bordo, dal sushi che viene servito per cena (grazie d’esistere Atlantic Airways) e alla bravura del pilota che intraprende un atterraggio incredibile nonostante la pista innevata e le turbolenze che ci accompagnano.
Fuori, nella terra dei vichinghi, il paesaggio é lunare. Anch’io a modo mio mi sento un po’ un’avventuriera ma loro mi battono sfacciatamente.
W04_9611 copia_risultatoSiamo solo un puntino sulla cartina, fra Norvegia, Gran Bretagna ed Islanda, sebbene territorio d’oltremare del Regno Danese. 18 piccole isole vicine l’una con l’altra, quasi a scaldarsi per proteggersi dal vento e 1396 kmq per soli 50.000 abitanti che non nascondono l’orgoglio faroese.
Questa é la “Terra dei forse”, “kanska”, in lingua locale (giá perché qui si parla faroese come prima lingua, ma anche danese e, deo gratias si mastica bene anche l’inglese), I faroesi infatti sono noti per il loro incedere lento, l’indecisione e la dipendenza dal meteo. Il fattore tempo infatti gioca un ruolo fondamentale nella vita e nelle attivitá su queste isole, ma loro, secondo me, ci marciano anche un po’ su!
Per visitarle basta lasciarsi quindi condurre dall’istinto, prendere una macchina e partire, non importa dove, non importa quando, consigli e risposte saranno sempre confuse ma soprattutto evasive. Terra apparentemente inospitale d’inverno, verde e carica di energia d’estate, anche perché animata da numerosi festival musicali, vi accoglierá tutto l’anno con la sua bellezza selvaggia e pressoché inesplorata, così come vi accoglieranno i faroesi, gente ospitale, calma e sempre pronta ad aiutare (nonostante l’immeritata fama da isolani).
Quali isole esplorare? Tutte direi. Da quella più a nord a quella più a sud, col faro situato nel punto più estremo. La mia preferita? Mykines, ma non ditelo troppo in giro!
W04_1940 copia_risultatoDetto questo, perché scomodarsi e venire fino alle Faroe Islands? Perché i tramonti durano un giorno, perché é possibile respirare il profumo del mare a pieni polmoni, perché sono isole autentiche, perché le temperature non sono mai troppo rigide (la Corrente del Golfo, mitiga il clima), perché nelle notti più fredde e limpide é possibile ammirare lo spettacolo dell’aurora boreale, perché é il paradiso dei birdwatcher che qua possono trovare pulcinelle di mare e tante altre specie di uccelli marini. Infine non ultima e non meno importante, per l’eclissi solare che si verificherá qui il prossimo 20 marzo alle 09:41. Un must per gli appassionati e non solo.
In poche parole, o meglio in 3 aggettivi, l’ente del turismo ha raccontato tutto il bello delle Faroe: incontaminate, inesplorate, incredibili. Hanno pienamente ragione…

 

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INCONTRI: VITA DA ELICOTTERISTA

d-IMG_0284 copia_risultatoSono tanti gli incontri di cui vorrei parlare, perché anche solo uno sguardo fugace incrociato, a volte, può trasmettere più di tante parole. Partirò con quello col pilota della Atlantic Airways, Oli S. che, assieme al suo copilota Rani, mi ha portato alla scoperta delle isole dall’alto. Nella sostanza ho vissuto un’esperienza da elicotterista per un giorno alle Faroe (non sono stata io alla guida ovviamente, altrimenti non sarei neanche qui a parlarvene).
Per farla breve, un pilota di elicotteri alle Faroe é: un privilegiato. Un privilegiato perché ogni giorno ha la fortuna di sorvolare un paradiso terrestre e scoprirne i suoi mille volti, sotto una diversa luce e da prospettive sempre diverse. La cosa divertente é che, mi spiega Oli, alcune isole sono raggiungibili solo in elicottero o in barca e il governo deve pertanto garantire i collegamenti. Risultato: spesso si prende l’elicottero come fosse un autobus, basta osservare gli orari prestabiliti (e in questo i faroesi sono davvero molto precisi). Un aneddoto divertente durante tutti questi anni di servizio? Una volta ha dovuto trasportare un cavallo su un’altra isola per farlo accoppiare! Qua può succedere anche questo a quanto pare!
Perché ho deciso di parlare di lui? Perché Oli é il ritratto perfetto del Faroese: sorridente, accogliente, tradizionalista e orgoglioso delle proprie isole. Non solo, anche perché Oli é un eroe quotidiano. Il suo lavoro può rivelarsi infatti indispensabile, operando anche per il soccorso ed essendo sempre reperibile vicino all’eliporto. Buon lavoro Oli!
d-W04_1306 copia_risultatoL’altro incontro del quale ho deciso di parlare é quello con una ragazza, mentre sono seduta in un bar. Si chiama Ditte, ha i tratti nordici ma i capelli corvini, i suoi occhi invece sono chiari e la bocca é colorata da un rossetto dal rosso deciso. Impossibile non notarla. Ha il fare e le movenze rilassate, il sorriso discreto e la parlantina facile. Subito si gira attenta non appena ci sente parlare: “Siete italiani?” Mi chiede nella nostra lingua con una pronuncia quasi perfetta. Nella vita grafica e fotografa, Ditte ha studiato per due anni a Firenze, la mia cittá, prima di tornare qui. Sentire parlare la propria lingua in un posto tanto lontano e chiacchierare con qualcuno di sconosciuto che ne sa qualcosa di casa tua é una sensazione che non può essere raccontata. Il mondo infatti é un piccolo pianeta in cui spesso le distanze sono solo immaginarie.
Se siete alla mano e avete voglia di incontrare anche voi qualche simpatico personaggio locale, consiglio di passare una serata al Sirkus, un locale colorato dove ascoltare buona musica e passare una serata in compagnia. Ovviamente vicino al porto, ovviamente nel centro della capitale. Se non fosse ancora stato chiaro, tutto gira intorno a questa area ristretta.

CUCINA: NUOVE FRONTIERE DEL GUSTO

W04_1077 copia_risultatoSembra che il pesce più buono del mondo venga proprio da qui, tanto che scampi, salmone e merluzzo sono esportati in grandi quantitativi in tutto il mondo. Ma basta questo per definire queste isole la mecca degli amanti del pesce e della cucina in genere? Secondo me no, bisogna anche saperci fare. I faroesi sono i maghi nell’affumicatura, nella conservazione degli alimenti e nella loro rivisitazione. E pensare che gli ingredienti a disposizione sono così pochi: pesce, agnello, alghe, qualche verdura e rabarbaro, l’unico “frutto” non importato sull’isola.
Gli indirizzi più giusti dove testare la cucina faroese? Pochi ma buoni.
Per una cena all’insegna dell’eccellenza: Koks http://www.koks.fo, ristorante faroese pluripremiato serve piatti che creano un’esplosione di sapore. In bocca é una festa! Ingredienti 100% faroesi ma rivisitati con maestria per creare qualcosa d unico. Lo chef, il faroese Poul Andrias Ziska, ha preso parte proprio in questi giorni anche ad Identitá Golose a Milano l’evento che accoglie sul palco i più grandi professionisti della cucina e della pasticceria del mondo (l’avevo giá detto no che il mondo é piccolo?). Il loro piatto forte? Per me l’agnello, delicato, morbidissimo e ben contornato, sebbene anche le zuppe servite come entrée siano eccellenti. Un punto in più per la location, con una bella vetrata e vista sulla cittá, un punto in meno per il prezzo non proprio economico, ma può valerne la pena se si tratta di una serata speciale.
Per un pesce di qualitá (e, non fatico a dirlo, il più buono che abbia mai provato nella mia vita): Etika http://www.etika.fo, un sushi restaurant (anche da asporto) dai prezzi ragionevoli e dalla qualitá senza precedenti. Ottimo servizio, cortesia e un pesce che si scioglie in bocca. Il sashimi in questo caso é assolutamente da provare!
W04_2057 copia_risultatoSempre a proposito di pesce impossibile non far tappa da Barbara. Il ristorante di pesce tradizionale situato nella parte vecchia, proprio in uno degli edifici più antichi di queste isole, accogliente e al contempo raffinato, offre piatti eccellenti con un servizio di altissimo livello.
Inutile dire che questi ristoranti si trovano tutti nella capitale o nei suoi immediati dintorni, anzi, occhio nel resto dell’isola, sempre meglio avere una piccola scorta di viveri con sé, in molti villaggi non esiste neanche un bar dove riscaldarsi, bere qualcosa e consumare uno spuntino.
Un ultimo mio consiglio? Lasciatevi sempre un piccolo spazio alla fine del pasto per consumare i dolcetti tradizionali con cioccolato e cuore di marzapane. Non aggiungo altro…

GUIDA ALL’USO: FRA HOTEL E TRASPORTI

Nell’immaginario queste isole fredde e silenziose sembrano lontane e irraggiungibili. La realtá è un’altra. Una rete infallibile di strade, ponti ma soprattutto tunnel le collega fra loro, mentre Atlantic Airways https://www.atlantic.fo/en/, la compagnia di bandiera delle Faroe, mette a disposizione elicotteri per gli spostamenti veloci fra isole. Non solo, Atlantic Ariways mette anche in contatto le Faroe col resto del mondo.
W04_1110 copia_risultatoA Torshavn la capitale, ad esempio troverete di tutto, banche, ristoranti, supermercati, negozi e qualche albergo, nonostante si tratti di una delle più piccole capitali del mondo. Senza dimenticare i campi da calcio (sport nazionale), solo la capitale ne ospita tre ma in giro per isole se ne trova sempre almeno uno anche nei più piccoli centri. Forse Torshavn è la base migliore per partire alla scoperta delle isole. Io ad esempio ho alloggiato all’Hotel Foroyar http://www.hotelforoyar.com, un must sull’isola di Streymoy (non spaventatevi con questi nomi).

Una struttura di alto livello, moderna e funzionale, sebbene i tetti in erba rispettino le linee dell’architettura tradizionale, dotata di 106 camere con vista sulla capitale. Come con vista é il Koks, che si trova proprio al suo interno e che gode di un panorama unico sulla cittá. Arrivate qui la sera, l’atmosfera è magica!Se non avete voglia di spendere troppo tuttavia un’opzione più conveniente può essere rappresentata da un ostello, sempre della stessa proprietá, l’Hostel Kerjalon, nelle immediate vicinanze.

L’Hotel Magenta https://www.facebook.com/gamlahotelli a Midvagur é invece il posto più indicato dove passare la notte se vi trovate nei pressi dell’aeroporto (situato a soli 10 minuti di macchina dal Floghavn, come si dice qui, iniziate a familiarizzare…). Trattasi di un piccolo hotel completamente ristrutturato lo scorso anno, che ha mantenuto le caratteristiche di un’antica casa locale, con spazi adibiti anche per cene familiari e piccoli concerti privati. I suoi punti di forza: la posizione nelle vicinanze dell’aeroporto e non ultima, la pasticceria che si trova proprio all’interno della struttura stessa, con ottimi dolcetti tradizionali.

IN VALIGIA: SPAZIO ALLA FORTUNA

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Stavolta, come non mai, la valigia deve essere più sgombra dal superfluo (a parte s’intende macchina fotografica e teleobiettivo, ombrello e giacca impermeabile). Non ci sono grandi negozi o centri commerciali e, a dire il vero non ci sono neanche da fare grandi acquisti, ma inutile dire che in posto come questo la lana é sinonimo di tradizione e qualche bel maglione o accessorio realizzato col pregiato filato può valere la pena comprarli. Considerando che gli esemplari di pecore sono più delle persone (se ne contano ben 80.000 contro 50.000 circa) non sará difficile trovare negozi che vendono capolavori in lana, la maggior parte dei quali sono realizzati a mano.

 
 
 

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Ovviamente negozi di fama internazionale come Gudrun & Gudrun http://www.gudrungudrun.com non potranno deludervi, anche perché offrono la qualitá della tradizione adattata a modelli piú moderni e femminili, ma il prezzo potrebbe farvi ripiegare per qualche soluzione più economica. Attenzione sempre agli orari: i negozi chiudono tendenzialmente alle 17:30 e, straordinariamente, alle 18:00. Carpe diem.
Ah, dimenticavo. Portatevi anche un po’ di fortuna con voi perché il meteo é molto variabile e determina sempre un ruolo importante nella vita e, di conseguenza nella visita di queste isole, tanto che si dice sia possibile vivere quattro stagioni in un solo giorno.

 

LIBRI E FILM: UN DIZIONARIO QUASI LEGGENDARIO

Mi é stato raccontato che un italiano é stato qua per qualche mese un po’ di anni fa. Dicesi che abbia lavorato ad un leggendario dizionario italiano-faroese. Strabuzzo gli occhi. Saranno certo più i vocaboli che ha tradotto che le stesse persone che ne fruiranno mai… Chissá che libro potrebbe nascere dai suoi racconti. Chi lo trovasse é invitato a contattarmi. É caccia all’uomo.

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