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KOH TAO: L’ISOLA FRA LE ISOLE

Perdersi nel mare della Thailandia è possibile a Koh Tao, un’isola bagnata dalle calde acque del golfo dove rilassarsi, magari dopo una visita della caotica capitale thailandese. Spiagge bianche, palme, acqua cristallina, massaggi, cocco e pesci colorati saranno gli unici ingredienti della vostra vacanza da sogno.

IMPRESSIONI: Il paradiso dopo l’inferno

Quando pensate alle isole del Golfo della Thailandia pensate a Koh Samui? Alt, vi sbagliate di grosso. Koh Tao presenta ancora intatte alcune di quelle caratteristiche che la rendono speciale e certamente diversa dalle due vicine, Koh Samui appunto e Koh Phangan, non considerando che il suo mare viene considerato peraltro il migliore di tutta la Thailandia per le immersioni.

IMG_8435Come ci si arriva? Le strade sono principalmente due ma la soluzione è la stessa: via mare da Koh Samui o via mare da Chumporn. Ma la domanda che dovreste farvi in particolare è piuttosto: quando partire? Da buona viaggiatrice è una delle prime cose che guardo. Calcolando che il periodo dei monsoni in questa parte del pianeta è previsto da maggio a ottobre mi sono guardata bene da avventurarmi sull’isola in questo periodo, ma ho imparato sulla mia pelle che il clima non è come la matematica e anche al di fuori di questi periodi può esistere il cosiddetto “late monsoon” letteralmente, il tardo monsone, praticamente un inferno. Un inferno soprattutto se state navigando come me fra onde di svariati metri d’altezza per raggiungere l’isola. Morale: andateci pure quando vi pare, una regola non c’è, l’unica certezza è che farà caldo, molto caldo! Immaginatevi la scena quando ho avvistato l’isola dopo quasi 3 ore di navigazione fra il mare in tempesta (spiagge bianche, natura tropicale, mare cristallino), mi sono sentita un po’ come quegli esploratori che avvistarono per la prima volta le Isole Vergini o i Caraibi e ho dovuto soffocare in gola un grido “Terra”!
Ancora sconvolta dal viaggio sono scesa ciondolando e ho iniziato a esplorare questa piccola isola, a farla breve: un paradiso. Ricordatevi che siamo pur sempre in Thailandia quindi se il porto e i circostanti villaggi di Ban Mae Hat e Sairee vi sono sembrati, come dire, un po’ caotici, ricordatevi che l’isola presenta ancora realtà più appartate tutte da scoprire! Io mi sono innamorata di Koh Nang Yang, a nord-ovest di Koh Tao, dove tre isolotti sembrano tenersi per mano per mezzo di una striscia di sabbia bianchissima, peccato solo che qualcuno lo avesse scoperto prima di me e la densità di visitatori era davvero considerevole.
Il mio consiglio? Concedetevi almeno tre o quattro giorni a Koh Tao, magari in bassa stagione, noleggiate una classica long tail boat, partite alla scoperta delle sue baie più nascoste e ricordate che su un’isola ci sarà sempre una parte riparata dal vento (che ho sfidato stoicamente per tutto il viaggio)!

INCONTRI: Tartarughe e non solo

Incontri a pelo d’acqua

Considerate che Koh Tao significa “isola delle tartarughe” e se sarete fortunati potrete anche incontrarne una o più d’una durante un’immersione alla scoperta dei suoi vivaci fondali. Fondali che peraltro ospitano variopinti coralli, pesci pagliaccio, murene e razze. Dimenticavo gli squali balena, ma niente paura, al di là del nome che impaurisce si tratta di un gigante buono. Ovviamente è importante affidarsi ad un buon centro di immersioni, che organizzi escursioni o corsi (per il rilascio di brevetti Open Water PADI oppure attestato SSI). Io mi sono affidata all’esperienza di Heather della Ace Marine Expedition e ho trovato una compagna di avventure sottomarine straordinaria (http://www.divephotothai.com). Il suo centro offre peraltro corsi di fotografia e video subacquei per chi voglia imparare il difficile mestiere dell’operatore subacqueo.

Infine mettete in conto che siamo vicini alla patria del “Full moon party” e non potevano certo mancare locali sulla spiaggia dove bere qualcosa, fare incontri e attardarsi fino all’alba.

CUCINA: Il cibo che alimenta lo spirito

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Gamberetti al cocco e curry.

Se non amate cocco, pesce e coriandolo fareste meglio a portare con voi qualche barretta o affidarvi ad una “impacciata” cucina internazionale offerta dalle strutture ricettive o dai numerosi ristorantini sparsi per Ban Mae Hat e Sairee. Se invece amate quegli ingredienti è fatta, avete trovato il vostro paradiso gastronomico! Un consiglio spassionato, al di là degli ottimi locali “classici” come il Whitening (anche perchè di fronte alla marina), non perdetevi The Gallery (http://www.thegallerykohtao.com/). The Gallery è molto più che un ottimo ristorante dove deliziare il palato con la cucina locale in chiave rivisitata, ma è anche e soprattutto una galleria fotografica di strordinaria bellezza (e visti i tempi d’attesa spesso lunghi, non avrete scuse per non ammirare le strordinarie opere di Chris Clarck).

Una curiosità: lo sapete che in ogni casa thailandese è allestito un piccolo altare devozionale in cui si offrono ghirlande di fiori freschi e un assaggio del pasto quotidiano a Buddha? Un’usanza che trovo molto lodevole, anche per la dedizione con cui è praticata e che viene riproposta anche per strada nelle numerose bancarelle e locali di ristoro.

 
 

CONSIGLI PRATICI: Visti, trasporti e alloggi

Il vantaggio della Thailandia sta anche nel fatto che non c’è bisogno di visto. Se sia arriva in volo, sul passaporto verrà apposto un timbro, all’ingresso del paese, valido per un soggiorno turistico fino a trenta giorni.
Se alla fine la vostra idea invece è quella di fermarvi qui per un periodo superiore a 30 giorni… Beh forse state contemplando l’idea di trasferirvi qui per vivere e… Non avete tutti i torti, sono molti gli stranieri, americani e australiani in primis che hanno deciso di trasferirsi qui.

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Charm Churee

A livello di trasporti ricordatevi che l’unico modo per raggiungere l’isola (in assenza di aeroporto) è via mare, quindi armatevi di santa pazienza e affidatevi alla Lomprayah (http://www.lomprayah.com/E/route.htm) che detiene il monopolio dei catamarani veloci che approdano sull’isola con una frequenza di due volte al giorno da Chomporn (raggiungibile da Bangkok con un lungo e travagliato viaggio in pullman oppure in aereo) e da Koh Samui (con collegamenti aerei giornalieri da Bangkok), sebbene la seconda a mio avviso sia la scelta ottimale anche solo per l’aeroporto-giardino che ospita.

Le strutture ricettive dell’isola infine sono spesso caratterizzate da soluzioni spartane con rustici lodge immersi nella natura e direttamente sul mare come il Charm Churee Villa (http://www.charmchureevilla.com/) e il Sensi Paradise (http://www.sensiparadise.com/), ma iniziano a far capolino anche strutture di più alto livello come il Jamahkiri, che presenta anche un’eccellente spa al suo interno (http://www.jamahkiri.com/). Volevate perdervi un tradizionale massaggio thailandese sull’isola? Impossibile direi. Ecco, tenete a mente che le Spa sono peraltro un ottimo diversivo in caso di brutto tempo…

IN VALIGIA: Maschera e pinne

Le alternative sono due: o vi armate di maschera e pinne da casa o ve le comprate localmente. Il punto è: dovete esserne assolutamente provvisti. I fondali di Koh Tao sono fra i più spettacolari e ricchi di fauna marina di tutta la Thailandia.
A proposito di creme solari, immagino non ci sia da dilungarsi, mentre voglio spendere una parola sulle zanzare, contro le quali, premunirsi di un repellente è sicuramente una buona idea (a volte i gechi non bastano)!

LIBRI E FILM: Il paradiso di The Beach

Avete presente il film The Beach (2000), capolavoro interpretato da Di Caprio? Ecco, sappiate che la Thailandia è proprio quella lì, le scene del film sono state infatti girate fra Phi Phi Leh e Phuket e Di Caprio nel ruolo di Richard recitava non per nulla queste parole: “Ed io? Io credo ancora nel paradiso, ma almeno ora so che non è un posto da cercare fuori, perché non è dove vai, lo trovi dentro quando senti per un momento nella tua vita di far parte di qualcosa… e se lo trovi quel momento… dura per sempre!”.