Un viaggio in una terra sconosciuta ai più, avvolti dal fascino di una costa frastagliata dove si alternano fari, foreste di conifere, distese di dune. In Oregon rischierete più volte di trovarvi soli, circondati da una natura forte, registi della vostra avventura e innamorati perdutamente dei suoi paesaggi da cartolina.
IMPRESSIONI: Una costa lunga un sogno
Conoscete realmente l’Oregon? Forse conoscerete gli Stati Uniti, ma non l’Oregon. L’Oregon è una destinazione per pochi estimatori di paesaggi naturali mozzafiato, foreste a perdita d’occhio e scogliere da brivido.
Una destinazione timida direi, ma che non vi deluderà non appena farete la sua conoscenza e si aprirà a voi in tutta la sua bellezza. Questa terra ha la fortuna di rappresentare un crocevia per chi si sposti fra lo stato di Washington e l’alta California. Io sono arrivata qui da San Francisco, quasi per caso, e non sarei più venuta via, o meglio non sarei mai venuta via dalla sua costa. Sebbene tutto il paese regali scorci unici fra montagne, foreste verde smeraldo e corsi d’acqua è la fascia costiera che mi ha lasciato a bocca aperta, con panorami incontaminati e senza precedenti. Vi è mai capitato di passeggiare fra dune e imponenti conifere? Forse no ma l’Oregon regala anche questo all’interno della Dunes National Recreation Area (nei pressi della città di Florence, OR), un parco costiero che si estende per circa 80 km, le cui dune raggiungono addirittura i 150 m di altezza (se siete appassionati di quad o fuoristrada noleggiatene una in loco e partite alla scoperta del parco).
E che dire delle sue frastagliate costiere? Probabilmente un tempo saranno state un incubo per i naviganti, non per nulla le sue baie custodiscono numerosi fari di rara bellezza. In particolare voglio concentrarmi sul faro di Haceta Point, che ha visto luce nel 1894. Questo faro detiene due primati: in primo luogo, essendo visibile ad oltre 21 miglia di distanza, rappresenta il faro più potente di tutto l’Oregon e in secondo luogo è, a mio modesto avviso, anche il più suggestivo. Chiudete gli occhi e immaginatevi una baia incantata fra faraglioni, scogliere a picco e la pace più assoluta interrotta solo dall’orchestra del mare e dei gabbiani. Ecco ora riapriteli, siete romanticamente in Oregon.
INCONTRI: Che incontri?
L’Oregon viene anche chiamato “The Beaver State”, lo stato dei castori. A dire il vero io di castori non ne ho visti neanche uno e se devo essere sincera sono proprio pochi gli incontri che ho fatto. Possono passare miglia e miglia senza che si incontri anima viva. L’Oregon non è come la California o il vicino Nevada, non è fatto per gli incontri (la sua popolazione infatti si aggira intorno ai 3 milioni di abitanti). Si potrebbe dire pertanto che in Oregon si vada piuttosto per incontrare se stessi. Un viaggio alla riscoperta della pace e degli spazi incontaminati da vivere da soli o in coppia, ma senza la pretesa di fare incontri, quanto piuttosto di rifarsi gli occhi.
Se vi aggirerete sulla costa come ho fatto io, immancabile tuttavia l’incontro con i leoni marini (conosciuti anche come otarie della California),che non stupisce data l’alta presenza di questi mammiferi in quest’area litoranea, basti pensare al tanto rinomato Pier 39 di San Francisco… Dolcissimi i cuccioli che nei primi mesi di vita in particolare non abbandonano quasi mai la costa e posso facilmente essere individuati, mentre le madri si affannano a caccia di pesce e molluschi (curioso sapere che il latte di questo mammifero sia l’unico che non contiente lattosio).
Ma non dimentichiamoci che la costa pacifica è anche una delle realtà naturalistiche più adatte al whale watching, ovvero la pratica di avvistamento delle balene, che soprattutto nel periodo primaverile, da Marzo a Giugno quindi, passano di qui per tornare verso i mari più freddi dell’Alaska.
CUCINA: CROSTACEI E DINTORNI
A proposito di cucina… Non penserete mica di morire di fame? Siamo pur sempre negli Stati Uniti, allora lasciatevi consigliare da me. Io sono per la cucina locale, non chiedetemi di andare a mangiare in un ristorante italiano all’estero (con tutto il rispetto per gli ottimi ristoranti italiani al di fuori del nostro paese) e chi mi conosce lo sa. Pertanto se vi aggirate lungo la costa dell’Oregon non dimenticatevi di fermarvi in uno dei tanti ristorantini che offrono specialità di pesce.
Spesso lo street food, come quello che ho incontrato a Brandon è quello più saporito e non vi lascerà delusi. Io mi sono affidata a Tony’s Crab Shack, lungo il porticciolo di questa tranquilla cittadina e non mi sono persa per niente al mondo la mitica torta col granchio, anche se non ho resistito alla tentazione di provare le ottime fish tacos (http://tonyscrabshack.com/).
Una RICETTA al volo?
Anche se molti storceranno il naso, io ho assaggiato delle ottime ostriche fritte in un posticino nascosto e mi sono fatta spiegare come si fanno. Gli ingredienti per una decina di ostriche sono: 3 cucchiai di farina, 2 uova, un po’ di pane grattugiato, sale, pepe e olio di semi. Preparare quindi una pastella con le uova e la farina, salate e pepate a piacimento, tuffateci le ostriche e passatele quindi nel pan grattato, infine friggetele in olio ben caldo e voilà. Lo so che non sono ideali per la dieta ma non immaginate che gusto!
CONSIGLI PRATICI: Dormire in un faro
A proposito di consigli per l’uso allora, ricordiamoci che siamo negli Stati Uniti, quindi occhio con i documenti, controllate i vostri passaporti, gli eventuali visti e tirate fuori la vostra ESTA (Visa Waiver Program, in pratica una documentazione che permette di evitare il visto) se ne avete una, altrimenti fatela almeno 72 ore prima della partenza. Costa 14 dollari ed è velocissima da ottenere a questo link: https://esta.cbp.dhs.gov/esta/
A mio avviso si potrebbe anche pensare ad un itinerario in Oregon unitamente ad una visita di Seattle e dello Stato di Washington o della California (proprio come ho fatto io), anche perchè non esistono voli diretti dall’Italia, quindi tanto vale farsi un bel giro.
Sull’itinerario sarei molto elastica anche se sono categorica su una destinazione: il faro di Haceta, dove si ha addirittura la possibilità di alloggiare in quella che era la casa del guardiano (calcolate qui anche solo una notte): http://hecetalighthouse.com
IN VALIGIA: Un binocolo
Se passate da queste parti in primavera, mettete in conto che potreste imbattervi nella migrazione delle balene. Quindi avere un binocolo a portata di mano potrebbe essere consigliabile, così come un teleobiettivo se siete appassionati di fotografia come me.
In Oregon, il clima è un clima temperato sebbene mitigato dall’Oceano, ma fate attenzione! Se anche state viaggiando in estate non dimenticate mai una giacca antivento abbastanza pesante e una felpa, proprio come in California spesso il vento può essere piuttosto forte e le temperature possono risultare inferiori alle medie stagionali, soprattutto la sera. Tenetevi pronti!
LIBRI E FILM: Per i più piccoli e non solo
Sui libri e sui film, forse ancora di più che sulle destinazioni, si sa è questione di gusti. Ad ogni modo mi sento di poter consigliare a tutti i bambini ma anche a tutti gli amanti del genere fantasy, il libro “Le Cronache di Wildwood” scritto da Colin Meloy e illustrato da Carson Ellis. Si tratta di una storia fantastica di bambini che si perdono in una foresta in un mondo parallelo nei pressi di Portland. Dopo aver registrato un record di incassi in Oregon, il libro è in vendita anche in Italia dal 2012 e presto uscirà anche un’animazione basata proprio su questo racconto.
Io vi confesso che questo libro l’avevo comprato nella celebre libreria Powell’s (http://www.powells.com/) un’istituzione a Portland, non una semplice libreria. Powell’s Bookshop è un vero e proprio regno dei libri che si estende su una superficie di ben 4000 metri quadrati che ospita oltre un milione di volumi. Impossibile uscire senza un libro sottobraccio, sempre che si riesca a trovare l’uscita!